È iniziato questa mattina a Foggia il processo a carico di Antonello Scirpoli – lo riporta l’Ansa -, il 21enne di Vieste accusato di aver favorito la latitanza di Gianluigi Troiano (ricercato ininterrottamente dal dicembre 2021), braccio destro del boss Marco Raduano, 39 anni, detto “Pallone”, a capo dell’organizzazione criminale nella città garganica. Anche il capoclan è latitante dopo la clamorosa fuga dal carcere di Nuoro dello scorso 24 febbraio. Ammesse le costituzioni di parti civili, del Comune di Foggia che ha affidato l’incarico all’avvocato Roberto de Rossi, e del Comune di Vieste rappresentato dall’avvocato Michele Fusillo.
Secondo gli inquirenti, coordinati dalla Dda di Bari, il giovane Scirpoli, detto ‘Musulin’, difeso dagli avvocati Paolo d’Ambrosio e Giuseppe Caruso, avrebbe offerto, in concorso con Luciano Calabrese, detto ‘Cupptiell’ (che ha optato per un rito alternativo), appoggi logistici, coperture, veicoli per gli spostamenti, ospitalità, schede telefoniche, denaro e beni di ogni genere a Troiano, con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di avvantaggiare l’associazione mafiosa di appartenenza del latitante, riconducibile al capo clan Raduano. Stamattina è stato aperto il dibattimento, la prossima udienza è fissata il 27 aprile. (In foto, Raduano e Troiano; sullo sfondo, il Tribunale di Foggia)