Nel corso del 2019 in Puglia ci sono state 43 denunce di estorsione, 67 nel 2020, 62 nel 2021 e 26 nel 2022. Per quanto riguarda l’usura, le istanze presentate sono state 40 nel 2019, 28 nel 2020, 27 nel 2021 e 16 nel 2022″.
Lo ha detto Maria Grazia Nicolò, commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative anti racket e anti usura, durante il convegno ‘L’azione delle fondazioni anti usura per promuovere la dignità umana in questo tempo di crisi’ a Bari.
“Per le estorsioni in questi quattro anni sono stati erogati dalle fondazioni 8 milioni 500mila euro e quasi due milioni per l’usura”, ha proseguito. A livello nazionale “le denunce per estorsioni nel 2019 sono state 314, nel 2020 sono state 284 e nel 2022 sono state 195. Per l’usura sono state 418 nel 2019, 255 nel 2020, 217 nel 2021 e 134 nel 2022 – ha riferito -. Sono stati erogati 67 milioni per le estorsioni e 11 milioni 400mila per l’usura”. Al convegno hanno partecipato, fra gli altri, Luciano Gualzetti (presidente della Consulta nazionale anti usura), Antonella Sciarrone Alibrandi (direttrice dell’Osservatorio sul debito privato dell’università Cattolica), Antonella Bellomo (prefetto di Bari) e Paolo Vitti (presidente della fondazione anti usura San Nicola e Santi Medici di Bari).
Durante il convegno è stato presentato anche il rapporto sul fenomeno a cura dell’Osservatorio sul debito privato dell’università Cattolica. Dal documento emerge che i cittadini che più spesso si rivolgono alle associazioni e fondazioni che fanno parte della Consulta nazionale anti usura San Giovanni Paolo II hanno fra 48 e 57 anni o sono pensionati, sono per lo più uomini coniugati con famiglie molto numerose. (ANSA).