“Imbrattate le pareti prospicienti al Museo della Memoria sotto al pronao della villa comunale di Foggia”. Ne dà notizia Salvatore Valerio del Comitato per un Monumento alle Vittime dei bombardamenti del ’43.
“Lo scrittore Vincenzo Cuoco diceva: ‘Ciò che fa un abitante un cittadino è quella naturale inclinazione, quell’affetto misterioso che affonda le proprie radici e trova vitale nutrimento nella stima di noi stessi e delle cose nostre’. Risulta evidente che coloro che hanno provveduto allo scempio, con scritte di ogni genere sotto il colonnato della Villa Comunale intitolata a Karol Wojtyla, non interessa essere catalogati come cittadini ma come vandali. APS denuncia questo vergognoso atto di inciviltà che offende non solo chi si prodiga di non disperdere la storia della nostra città con attività ed impegno attraverso un progetto culturale che si è concretizzato con l’apertura nel maggio 2019 del Museo della Memoria, ma l’intera cittadinanza”.
Poi conclude: “In un contesto sociale cittadino in cui spesso regna l’indifferenza e la rassegnazione, noi continuiamo ad indignarci, considerando tutto questo come una delle componenti essenziali del vivere civile contro il potere dell’ignoranza”.