Un maxi polo tecnologico per il bio metano sta nascendo nel Foggiano. L’investimento da circa 7 milioni di euro è stato presentato alla stampa questa mattina da Sistemi Energetici spa, società leader sul territorio foggiano in diversi ambiti dell’economia green, con particolare riferimento alle fonti rinnovabili ed all’economia circolare in diverse filiere.
Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, il core business aziendale risiede nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte eolica, solare e biomassa. La società realizza impianti chiavi in mano nei settori menzionati in un contesto politico ed economico internazionale che ha posto negli ultimi anni una grandissima attenzione ai temi energetici. Molti degli impianti realizzati sono rimasti nella proprietà diretta della Sistemi o di società di scopo in cui la Sistemi riveste un ruolo di primaria importanza.
“Nel settore dell’economia circolare – hanno spiegato dalla società -, la Sistemi ha sviluppato tecnologie e brevetti in particolare nel settore della biomassa umida e della fermentazione anaerobica con produzione di biogas e conseguente upgrading in biometano. Sono stati realizzati ad oggi dalla Sistemi numerosi impianti in diverse aree di Italia, con l’ausilio dei gruppi di progettazione di Foggia e di Montichiari.
Tutto il mondo della Sistemi ha trovato la sua sintesi e piena realizzazione nel nascente Polo Tecnologico per l’Economia Circolare e le Fonti Rinnovabili. A partire dall’acquisizione di un importante complesso industriale dismesso quale è il compendio Ex-Ferrovie dello Stato Italiane, a Borgo Cervaro, di circa 21 ettari tra fabbricati industriali, palazzina uffici, aree a verde, strade e piazzali, sarà realizzato il Polo Tecnologico. Il sito, a testimoniare la sua primaria vocazione ambientale, sarà denominato “KMETRO VERDE” data la sua estensione in lunghezza di poco più di un 1 chilometro. Nel primo anno sono previste 20 assunzioni, complessivamente circa 180 quando l’impianto sarà a regime.
Tra i diversi progetti previsti nel Polo di Cervaro una menzione particolare merita il Progetto per la costruzione di un impianto di produzione di biocombustibile avanzato, il biometano, che è in fase conclusiva del percorso autorizzativo. Altri settori sono tuttavia in fase di sviluppo per il riciclo ed il recupero della materia, dai RAEE, con impianti di riciclo dei pannelli fotovoltaici, alle plastiche, secondo gli indirizzi ed i bandi proposti dal PNRR. Un Progetto in particolare riguarda la conversione di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici in idrogeno verde.
“Ci sarà grande attenzione per la ricerca e l’innovazione, grazie ai rapporti di collaborazione con diversi Istituti Universitari italiani, al fine di promuovere le migliori e più avanzate tecnologie nei settori economici della green economy”. Tra questi, l’Università degli Studi di Foggia, il Politecnico di Bari, l’università degli Studi di Milano e la LUM Enterprise.
IL PIA
Il polo tecnologico è in fase di realizzazione e si sviluppa nei seguenti spazi: “Spazio Lab” (Laboratorio di R&S); “Spazio vento” (Manutenzione main components settore Eolico); “Spazio Forma” (Realizzazione di componenti per gli impianti di produzione biogas e biometano); “Area Progettazione” (Palazzina Uffici); “Spazio Bio” (capannone di stoccaggio, trattamento e stabilizzazione materia organica per impianto biometano); “Spazio Ciclo” (Impianto di recupero sovvalli plastici e RAEE) e “Spazio futuro” (Impianto di produzione idrogeno verde)
“La scelta di realizzare il Polo Tecnologico presso il sito industriale dismesso dalle Ferrovie dello Stato garantisce un consumo del suolo nuovo pari a zero – spiegano -. Infatti la Società ha deciso di applicare la filosofia del recupero del suolo e degli edifici esistenti ormai dimessi e in stato di degrado mediante importanti interventi di ristrutturazione senza aumentare le volumetrie esistenti ed evitando l’occupazione di suolo disponibile per nuove costruzioni. L’idea è di valorizzare la proprietà attraverso attività industriali in linea con la storia dell’impresa attraverso il riutilizzo di capannoni e di fabbricati dismessi restituendo la pienezza della loro operatività”.
Una parte importante del Polo Tecnologico, che coniuga le aree della ricerca industriale con specifiche attività di produzione della componentistica e della manutenzione di componenti di impianto, trova la sua piena espressione nel Piano Integrato di Agevolazioni (PIA), nel quale la Società prevede un investimento complessivo di € 6.831.059,03, di cui € 1.724.204,71 destinati alle attività di Ricerca e Sviluppo. Il PIA è stato approvato e finanziato con un importante contributo di circa il 50% da parte della Regione Puglia, Dipartimento Sviluppo economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro, con la fase di istruzione del Progetto affidata a Puglia Sviluppo SpA.
Sono diverse le attività che svilupperà l’azienda foggiana. Verrà realizzata un’officina meccanica per la produzione di componentistica per impianti di produzione di biogas mediante digestione anaerobica di materiali organici provenienti da sottoprodotti e rifiuti. Le componenti che saranno prodotte nello stabilimento riguarderanno in particolare la realizzazione dei contenitori in acciaio, del pipeline, dell’impiantistica idraulica ed elettrica. Ci sarà un comparto industriale per la produzione di apparati di purificazione del biogas e conversione in biometano (impianti di l’Upgrading) e un comparto per la produzione di impianti per la liquefazione del metano. Il LNG (gas naturale liquefatto) costituisce una nuova frontiera della green mobility, in particolare per l’autotrazione di veicoli pesanti. Un impianto di liquefazione del metano è la soluzione migliore soprattutto neisiti industriali dove non arriva la rete del gas. Poi è previsto un impianto per la produzione di impianti per il trattamento del digestato e la sua trasformazione in fertilizzante agricolo. Questi impianti sono finalizzati a rendere il prodotto in uscita dagli impianti a biogas (il digestato) adatto ad essere utilizzato nei terreni agricoli senza provocare in essi eccessivo accumulo di ammoniaca.
Una parte importante riguarda la manutenzione di main components di aerogeneratori. La provincia di Foggia è la prima in Italia per produzione di energia eolica. In essa sono in produzione oltre mille aerogeneratori che richiedono attività di manutenzione straordinaria, soprattutto dopo i primi 10 anni di funzionamento.
Le attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale nei settori citati, e in particolare nel campo del cleaning del biogas, dell’upgrading del biogas a biometano, della liquefazione del biometano e del recupero dei nutrienti mediante il trattamento del digestato, verranno sviluppati con diverse università.
Riqualificazione in zona Asi
Le attività sopra elencate saranno sviluppate all’interno di due capanni industriali e in particolare: le attività citate dalla lettera a) alla lettera d) saranno svolte all’interno di quello che sarà chiamato “Spazio Forma”, ovvero un capannone industriale di circa 13.000 mq, l’attività e) sarà svolta all’interno dello “Spazio Vento”, e l’attività f) sarà svolta all’interno dello “Spazio Lab”. Questi ultimi due spazi sono ubicati all’interno di un capannone industriale di circa 4.500 mq.
“Dal punto di vista occupazionale – concludono – l’iniziativa industriale proposta favorirà l’economia del territorio della provincia di Foggia, creando nuovi posti di lavoro e instaurando nuove possibilità nel campo di settori emergenti dell’attività industriale. La politica di assunzione della società proponente verterà non solo sulla valorizzazione di figure professionali con esperienza, ma anche e soprattutto sull’assunzione di figure giovani che possano seguire percorsi professionalizzanti e trovare più facilmente inserimento nel mondo del lavoro e in particolare nella realtà industriale. Inoltre si lavorerà puntando ad assottigliare la disparità di genere che ancora oggi nel mondo del lavoro risulta essere un problema sotto molti punti di vista, in particolare sotto quello delle pari opportunità e della differenza salariale”.