“Mi rivolgo a tutte quelle persone che sentivano ogni volta le litigate di mia sorella con quel mostro. Invece di farvi i fatti vostri bastava una chiamata ai carabinieri e mia sorella si sarebbe salvata”. È il post pubblicato su Facebook da Angela Frino, sorella di Giovanna Frino, la 44enne di Apricena uccisa dal marito Angelo Di Lella, ex guardia giurata di 56 anni. Un duro sfogo contro i vicini che avrebbero udito forti discussioni senza mai intervenire. Non risultano segnalazioni alle forze dell’ordine. Nel frattempo, Di Lella è comparso davanti al gip ma ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Il giudice ha poi convalidato il fermo.
Il 56enne è accusato di omicidio volontario aggravato. La tragedia venerdì mattina scorso, intorno alle 12, nell’abitazione della coppia in via Saragat, periferia di Apricena. All’apice dello scontro, forse causato dalla gelosia dell’uomo, Di Lella ha afferrato la pistola che deteneva legalmente sparando contro la moglie, colpita mortalmente al torace. In casa c’era una delle tre figlie della coppia, una ragazza di 17 anni che non era andata a scuola perché influenzata. Sul caso indagano i carabinieri per fare piena luce su dinamica e movente.