“Non possiamo pagare il conto per responsabilità che non sono nostre, ma sono da ricercare in capo alle stesse regioni, che negli anni hanno splafonato i tetti di spesa. Noi abbiamo partecipato a regolari gare d’appalto ed oggi riceviamo note di pagamento per milioni di euro. Chiediamo alla Regione Puglia un provvedimento urgente: la sospensiva dell’efficacia del payback, cosi come stanno facendo altre regioni”. Gli imprenditori della sanità, all’unisono, respingono con forza il provvedimento adottato dalla Regione Puglia sul payback e annunciano forme di protesta importanti per le prossime settimane.
E’ stata infatti pubblicata la determinazione del Dipartimento Salute della Regione Puglia che ha quantificato gli oneri di ripiano della spesa per dispositivi medici, per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 per un totale di euro 246.780.447. Lo hanno comunicato l’assessore per le Politiche della Salute Rocco Palese e il direttore del dipartimento Salute Vito Montanaro nel corso di un incontro ufficiale con una delegazione AFORP, formata dal presidente Grazia Guida, dai consiglieri associativi, dai componenti dei Probiviri, dalla rappresentanza territoriale, dal Coordinamento Donne e dei giovani e dai rappresentanti dei lavoratori.
Guida ha ribadito con forza che anche in Puglia si adotti la linea della sospensiva dell’efficacia del payback, per evitare gravi ripercussioni sulle imprese e sul sistema sanitario regionale. Scenari nebulosi si prospettano per la sanità pugliese e per le aziende fornitrici: le imprese dovranno pagare entro un mese dalla notifica del provvedimento. Nel contempo potrebbero sorgere problematiche di approvvigionamento dei dispositivi medici e le imprese potranno già fare ricorso ad ammortizzatori sociali per i dipendenti. Durante l’incontro, una lavoratrice ha manifestato dolore e preoccupazione per il futuro occupazionale, che potrà coinvolgere i lavoratori e le loro famiglie.
“Un atto assurdo ed ingiusto che subiamo in questo periodo natalizio e che mette in gravi difficoltà imprese, famiglie e lavoratori. É questo uno degli aspetti più dolorosi di questa vicenda – ha concluso il presidente Aforp -. Ci appelliamo alla sensibilità istituzionale sia del Presidente della Repubblica Mattarella che del Parlamento affinché venga rispettata la libertà d’impresa sancita dalla Costituzione italiana”.