La Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale procura, nei confronti di un 39enne, Stefano Visconti presunto responsabile dei reati di rapina e di tentata rapina, perpetrate ai danni, rispettivamente, di una farmacia e di una tabaccheria di Foggia. L’attività d’indagine svolta dalla squadra mobile di Foggia, diretta e coordinata dalla procura, avviata a seguito della denuncia dei rispettivi proprietari delle attività commerciali, ha permesso di fare emergere gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) a carico del 39enne, in ordine alla perpetrazione dei reati contestati.
I fatti risalgono al mese di settembre, quando Visconti, già gravato da precedenti di polizia, si sarebbe introdotto, travisato e armato di taglierino, all’interno della farmacia e dopo aver minacciato il personale, avrebbe fatto razzia del contenuto del registratore di cassa, asportando la somma di 900 euro, per poi darsi alla fuga. Appena due giorni dopo, l’uomo si sarebbe introdotto all’interno della tabaccheria, minacciando i dipendenti con un taglierino, al fine di sottrarre l’incasso ma, in tale occasione, non sarebbe riuscito a concludere l’azione poiché messo in fuga dai presenti. La Polizia di Stato sta conducendo ulteriori accertamenti al fine di verificare il possibile collegamento tra il 39enne e la commissione di altre rapine denunciate sul territorio cittadino.
Nei confronti di Visconti è stata emessa sentenza di condanna definitiva, poiché ritenuto colpevole di circa trenta episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti accertati, tra marzo e aprile dell’anno 2015, dal personale della squadra mobile della Questura di Foggia. Per tale motivo è stato eseguito il Decreto di carcerazione per l’espiazione della pena di 2 anni di reclusione e mille euro di multa. Al termine delle attività, l’uomo è finito in carcere.
“Va precisato che in relazione ai reati di rapina e di tentata rapina – scrive la Questura in una nota stampa –, la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’autorità giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva”.
Seguici anche su Instagram – Clicca qui