Un certificato medico fa slittare l’udienza a carico dell’ex sindaco di Foggia Franco Landella ed altre 18 persone tra cui ex amministratori, imprenditori e dipendenti comunali. Oggi era prevista la decisione sul rinvio a giudizio degli indagati ma lo stato di salute di una delle persone coinvolte (De Carlo) ha reso necessario lo spostamento dell’udienza al prossimo 14 novembre.
La vicenda ruota attorno al presunto giro di mazzette al Comune di Foggia. I giudici – che in estate hanno ammesso la costituzione di parte civile del Comune – dovranno sciogliere la riserva su alcune questioni sollevate in Corte d’Assise dal nutrito collegio difensivo. Sul tavolo l’utilizzabilità o meno delle intercettazioni e dell’incidente probatorio di Leonardo Iaccarino, ex presidente del Consiglio comunale e grande “pentito” della politica foggiana. I pm Roberta Bray e Enrico Infante avevano replicato alle questioni sollevate dai legali modificando, inoltre, alcuni capi d’imputazione sul presunto peculato di cui è accusato Iaccarino insieme ad alcuni amici e parenti. Il 14 novembre è prevista la discussione degli avvocati difensori, poi ci sarà la decisione sui rinvii a giudizio chiesti dall’accusa.
Rischiano il processo Franco Landella, Daniela Di Donna, Paolo Tonti, Dario Iacovangelo, Antonio Capotosto, Leonardo Iaccarino, Giuseppe Melfi, Francesco Landini, Giada Pirazzini, Donatella Iaccarino, Marianna Tucci, Consalvo Di Pasqua, Lucio Ventura, Pasquale Rignanese, Michele De Carlo, Giuseppe Casparrini, Potito Casparrini e Davide Saurino. Molteplici le accuse, dalla corruzione alla tentata concussione fino al peculato. (In foto, Di Donna e Landella; sotto, Iaccarino, Capotosto, Tonti e Di Pasqua)
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