“Un Monte in cammino. È questo il titolo che abbiamo dato al dossier di candidatura di Monte Sant’Angelo a Capitale italiana della cultura 2025” – ha annunciato la vicesindaca e assessora all’istruzione, cultura e turismo della Città di Monte Sant’Angelo, Rosa Palomba. Per l’assessora “sono stati dei mesi intensi, di grande sforzo per tutta la squadra che abbiamo messo in campo. Grandi professionisti di rilievo internazionale si sono messi a lavoro per Monte Sant’Angelo e per il Gargano. A loro il nostro grazie più sentito. Ma il grazie più grande va a tutti i cittadini, sindaci, associazioni, imprese di Monte Sant’Angelo e dell’intero Gargano che in questi mesi hanno partecipato alla co-progettazione, hanno proposto idee e progetti, hanno pensato, con noi, alla costruzione del futuro di questo territorio” – ha spiegato, aggiungendo che – “questa candidatura è la storia di un popolo che si mette in cammino per disegnare quello che sarà, con la scommessa di poter generare nei suoi cittadini, le nuove generazioni in particolare, la stessa meraviglia che sempre genera in chi lo attraversa. Comincia così un viaggio collettivo che punta alla Restanza”. “Ora non ci resta che incrociare le dita. Buon cammino a Monte Sant’Angelo, buon cammino al Gargano” – ha terminato la vicesindaca.
“Sono orgoglioso che quell’intuizione della Capitale della Cultura, in questi anni, sia cresciuta di edizione in edizione dimostrando quanto la progettazione, la programmazione, la condivisione con le realtà locali sia fondamentale per lo sviluppo dei territori. È significativo notare, nelle ultime edizioni, la partecipazione di città anche di piccole dimensioni, a dimostrazione che questo riconoscimento sia diventato una grande opportunità che, come dimostrano i dati, assicura ritorni in termini di visibilità, di pubblico e, quindi, anche di turismo e occasioni di sviluppo”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, nell’annunciare le 15 città italiane che hanno presentato al Ministero della Cultura i dossier di candidatura per conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2025.
Il titolo di Capitale Italiana della Cultura nasce dalla vivace e partecipata competizione che culminò il 17 ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. L’impegno, la creatività e la passione che avevano portato le sei finaliste a costruire dei dossier di candidatura di elevata qualità progettuale convinsero il Governo a proclamare le altre cinque concorrenti, ossia Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, Capitali Italiane della Cultura 2015 e a indire contestualmente una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole di questo titolo.
La prima prescelta fu Mantova, a cui seguirono Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica. L’edizione del 2022 è andata a Procida, nel 2023 sarà il turno di Bergamo e Brescia mentre nel 2024 andrà a Pesaro.
Ecco l’elenco delle città che hanno presentato la domanda per il 2025, con il relativo titolo del dossier: Agrigento – Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali; Aosta – Aostæ Città Plurale; Assisi (Perugia) – Assisi. Creature e creatori; Asti – Dove si coltiva la cultura; Bagnoregio (Viterbo) – Essere Ponti; Città Metropolitana di Reggio Calabria – Locride 2025. Tutta un’altra storia; Enna – Enna 2025. Il mito nel cuore; Monte Sant’Angelo (Foggia) – Monte Sant’Angelo 2025: un Monte in cammino; Orvieto (Terni) – Meta meraviglia la cultura che sconfina; Otranto (Lecce) – Otranto 2025. Mosaico di Culture; Peccioli (Pisa) – ValdEra Ora. L’arte di vivere insieme; Pescina (L’Aquila) – La cultura non spopola; Roccasecca (Frosinone) – Vocazioni. La cultura e la ricerca della felicità; Spoleto (Perugia) – La cultura genera energia; Sulmona (L’Aquila) – Cultura è metamorfosi.