Sit-in ieri sera in piazza XX settembre a Foggia e poi di fronte al Comune. La manifestazione organizzata da Fast Confsal insieme alle locali rappresentanze dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada e di Funny Bike.
Gli organizzatori hanno parlato di “protesta corale di un territorio che chiede equo trattamento per la sicurezza nella mobilità e negli investimenti indispensabili allo sviluppo sostenibile per cittadini e lavoratori e per l’intero sistema produttivo ed economico della Capitanata”.
“In evidenza le contraddizioni palesi del Piano Attuativo regionale – afferma il segretario regionale FAST di Puglia e Basilicata Vincenzo Cataneo – come l’incomprensibile previsione di accessibilità per i cittadini foggiani (e per le imprese) al settore portuale e a quello aereo, di dover far riferimento al porto di Barletta e all’aeroporto di Bari anziché rispettivamente ai porti di Manfredonia e all’aeroporto di Foggia. Non solo. Sono state altresì evidenziate, tra le tante disparità rilevate, quelle relative agli investimenti destinati nel TPL ferroviario in cui su oltre 1,6 miliardi di euro è destinato alla Capitanata solo il 3,7% e previsioni progettuali inadeguate (sezione di tipo C1 anziché B1) per le strade a più alta incidentalità come la SS16 da Foggia fino a Marina di Chieuti e per la SS673 Tangenziale ovest foggiana che fanno posizionare la provincia di Foggia in alto nella Tabella 26 (del PA regionale sic!) con i più alti indici di mortalità IM, gravità IG e lesività IF”.
“Due strade a scorrimento veloce entrambe commissariate eppure continuiamo a registrare ritardi nell’attivazione dei cantieri e un’incomprensibile inadeguata previsione progettuale, situazioni che abbiamo già denunciato in questi ultimi due anni – dichiara Pasquale Cataneo del Movimento 24 agosto -. Le nostre strade sono pericolose, gli incidenti sono numerosi e non sempre causati da negligenze e disattenzioni degli automobilisti – l’appello lanciato da un centinaio di manifestanti – per giunta paghiamo la Rc auto più cara d’Italia: al danno la beffa”.
I manifestanti sono stati ricevuti in Prefettura. “C’è l’impegno del Capo di Gabinetto alla convocazione di un Tavolo istituzionale/tecnico sulle questioni da noi poste”.