Si accende il processo a Giuseppe La Piccirella, boss di San Severo detto “Il professore” o “Pinuccio il ragioniere”. L’uomo, 64 anni, venne arrestato nel blitz “Ares” del 2019 ma rispetto ad altri imputati, già condannati col rito abbreviato, scelse il rito ordinario. Nelle scorse ore nuova udienza nel Tribunale di Foggia con una grande novità, è cambiato il collegio giudicante per il pensionamento della giudice. Nel nuovo collegio ci sarebbero due giudici su tre, in violazione dei diritti della difesa. Per questo i legali di La Piccirella hanno fatto richiesta remissione atti alla Corte Costituzionale. Non si escludono nuovi stravolgimenti già nelle prossime settimane.
Sempre la difesa ha revocato la disponibilità a ridurre la propria lista testi (ben 18 persone) sottolineando la necessità del nuovo collegio di ricostruire tutte le vicende di cui è accusato il boss. Dopo queste diatribe, è stata la volta di La Piccirella che ai magistrati ha confermato di voler essere sentito per fornire la sua versione dei fatti. Sul “ring” giudiziario la pm della DDA, esperta di mafia foggiana, Bruna Manganelli mentre dall’altra parte l’avvocato Luigi Marinelli, difensore dell’imputato.
L’esame della pm è durato circa un’ora e mezza ed è stato piuttosto incalzante. La Piccirella ha fornito la propria interpretazione delle accuse a suo carico affermando che sarebbero soltanto frutto di “un’idea” che la gente di San Severo si è ormai fatta di lui ma che nessuna condotta illecita sarebbe dimostrabile. Ha dato la propria spiegazione anche sulle diverse intercettazioni, molte delle quali tra terze persone che lo tiravano in ballo. Prossimo appuntamento in aula ad ottobre per il controesame delle difese che hanno chiesto l’escussione dell’imputato ma anche di un proprio teste che risulta essere vittima di un’estorsione.
La Piccirella è accusato di mafia, traffico di droga, 5 imputazioni di spaccio, duplice tentato omicidio, 3 estorsioni, 4 tentativi di estorsione, gambizzazione, 9 imputazioni di armi, 3 di ricettazione e una di furto. L’imputato segue il processo dal carcere di Teramo dove è detenuto in regime di Alta Sicurezza. (In foto, La Piccirella e Manganelli)
Seguici anche su Instagram – Clicca qui