“Sarebbe bastato prestare un minimo di attenzione allo screen rilanciato disinvoltamente dalla stampa ieri recante il nome della sottoscritta per rendersi conto che trattasi di evidente falso”. Così Annarita Palmieri dopo il caso del messaggio falso apparso su whatsapp e ripreso da alcuni giornali. Nella chat si parlava di un presunto incontro elettorale del Pd “obbligatorio” per i dipendenti dell’Acquedotto Pugliese.
“Una vera e propria fake news – tuona Palmieri -, peraltro costruita in maniera maldestra, con il tentativo palese di inquinare la campagna elettorale in corso. Spiace che nell’inganno siano cadute testate di rilievo nazionale che dovrebbero, per deontologia, prestare maggiore cura alla valutazione degli elementi di una notizia, soprattutto in un momento delicato come questo. Spiace, altresì, che a fare da cassa di risonanza, in maniera goffa e superficiale, ci abbiano pensato esponenti politici nazionali e locali, che non hanno perso tempo a dare in pasto il mio nome ai propri followers, esponendomi al pubblico ludibrio e ad una macchina del fango lesiva dell’immagine mia, della mia famiglia, dell’azienda pubblica per cui ho l’onore di lavorare e del partito in cui milito. È per tutelare tutte queste cose che ho presentato formale denuncia alle Autorità competenti, nelle quali confido per ottenere chiarezza sulla vicenda, e ad adire la vie legali per la pesante diffamazione a mezzo stampa in cui mi sono ritrovata mio malgrado coinvolta. Lo comunico con dispiacere, convinta come sono che la politica si faccia nelle piazze, con la forza delle proprie idee e la coerenza delle proprie azioni, non già nelle aule di tribunale. E tuttavia la menzogna è troppo grande e meschina per soprassedervi. Ringrazio quanti, conoscendomi, mi hanno espresso con tempestività la loro solidarietà. Dichiaro sin da ora che non mi fermerò fino a quando su questa ignobile faccenda non sarà stata fatta la doverosa chiarezza”.