Appuntamento nel carcere di Foggia con il sindacato Osapp e con il suo segretario regionale Puglia Ruggiero Damato che terrà un incontro nel penitenziario per parlare delle problematiche della struttura. Prevista anche la partecipazione di alcuni esponenti politici.
“Urge una riforma del sistema – spiega Damato -. Non siamo più disposti ad ascoltare slogan e promesse di vario tipo, in considerazione della gravità delle condizioni vissute da tutto il sistema e soprattutto dalla Polizia Penitenziaria, vicende note a tutta la politica. Ci aspettiamo proposte fattibili e documentabili da inserire nelle agende e nei programmi elettorali”.
Il sindacato ribadisce “che il carcere di Foggia continua ad essere uno dei penitenziari pugliesi senza una catena di comando stabile, con comandanti di reparto che si avvicendano in servizio di missione, una Dirigenza penitenziaria foggiana a nostro avviso non all’altezza della complessità gestionale, ancor meno la Dirigenza Regionale. Bisogna trovare soluzioni per la vivibilità delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria che ancora oggi svolgono turni disumani in netto contrasto alla Norme contrattuali espletando turni che variano dalle 12/16/24 ore. Questo risulta demenziale e nocivo per la sicurezza e la salute degli agenti e non più accettabile e praticabile”.
Il sindacato fa sapere che chiederà “notizie anche alla Magistratura dell’esposto presentato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia da parte di questa Segreteria Regionale. Intanto esprimiamo ancora una volta totale fiducia nella Magistratura, accogliendo con gratitudine le notizie delle scorse ore di provvedimenti nei confronti degli autori della famosa rivolta che portò all’evasione di oltre 70 reclusi. Inoltre chiederemo al prefetto di Foggia a che punto è la famosa convocazione di tutte le organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria annunciata prima delle elezioni regionali. Concludiamo che in tale occasione annunceremo forme di protesta eclatanti da effettuare subito dopo le elezioni del 25 settembre perché siamo rispettosi della campagna elettorale e prima attenderemo l’esito e la formazione del nuovo governo”.