A 30 anni dalle terribili stragi che uccisero i giudici Falcone e Borsellino e da quel Maxiprocesso che condannò un intero sistema criminale, di cui fino allora si negava persino l’esistenza, il Libro Possibile quest’anno ha dedicato parecchie pagine di approfondita riflessione sul tema, assieme ai protagonisti di quegli anni.
Dopo aver ospitato in questa edizione il giornalista Lirio Abbate, il senatore ed ex magistrato Pietro Grasso, lo storico magistrato antimafia, ex componente del pool di Palermo Roberto Scarpinato, a Vieste è tornato il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. In prima linea contro la ‘ndrangheta e coordinatore di indagini internazionali, il magistrato calabrese è intervenuto al festival con il suo ultimo libro ‘Complici e Colpevoli’ (Mondadori), scritto a quattro mani con Antonio Nicaso, storico ed esperto di fama mondiale di organizzazioni criminali. Un saggio che indaga i meccanismi che hanno portato il Nord Italia e l’Europa ad aprire le porte alla ‘ndrangheta’, un’inchiesta nel sordido mondo della nuova criminalità organizzata, che non ha più bisogno di sparare, ma ha acquisito la capacità di passare inosservata con l’avvallo di politica e imprenditori complici per denaro e potere.