“Una città che negli anni ha eletto i Landella, i Longo e gli Iaccarino, ma solo per citare i ‘più rappresentativi’, è certamente causa del suo male. Gente che in una città che si rispetti mai avrebbe calcato la scena politica e occupato gli scranni più importanti delle istituzioni locali. La città in questi giorni è estremamente sporca, il sistema è ampiamente saltato. Ma i mali vengono da lontano”. Lo afferma l’ex consigliere comunale Giuseppe Mainiero, strenuo oppositore dell’ex primo cittadino.
“Foggia che negli anni ha contribuito non poco allo smaltimento dei rifiuti del territorio della nostra provincia e della Bat ha saturato la sua discarica che continua ad essere una fabbrica di veleno che va assolutamente e seriamente bonificata. Una discarica che è servita a qualcuno per arricchirsi e non poco! Ma questo è il passato. La soluzione è l’impiantistica, moderna ed adeguata ma che necessita del contributo di tutti. Serve differenziare per ridurre al minimo l’impatto e il costo dello smaltimento. Inutile dire che i commissari nella incapacità di affrontare il problema si sono affidati ad Amiu spa per la programmazione sui bandi Pnrr. Le soluzioni proposte per la città di Bari da Amiu spa sono adeguate ai tempi, quelle per Foggia un ‘pannicello caldo’. Bisognerà metterci le mani e trovare soluzioni adeguate, Foggia oggi è un letamaio a cielo aperto, si avvistano addirittura i ‘primi gabbiani’ all’ingresso del cimitero. La sera oltre alle prostitute ne sono stati avvistati alcuni che ronzolavano tra i rifiuti. Nonostante qualcuno abbia in passato promesso il mare a Foggia, con ogni evidenza è arrivata solo la sporcizia ad attrarre i volatili nella nostra città!”.
Poi Mainiero conclude: “Una città che ad oggi ha una cassa di oltre 120 milioni euro, di cui solo una quarantina risultano vincolati. Giacciono indisturbati oltre 80 milioni di euro, e con tutta questa liquidità una città non può essere in queste condizioni. Nonostante la crisi, la maggioranza dei contribuenti foggiani sta facendo il proprio dovere pagando le tasse locali, motivo per il quale mi sono battuto in passato per internalizzare la riscossione (P.S. Battaglia vinta!). Oggi a Foggia ci sono i soldi, ma mancano degli amministratori capaci, la Magno con ogni evidenza non è all’altezza della situazione!”.