Non si placano le polemiche sui parcheggi a pagamento. Da oggi anche a Manfredonia entra in vigore la sosta tariffata in alcune zone della città delimitate dalle strisce blu. I manfredoniani non ci stanno a pagare determinate tariffe. Contestano soprattutto i costi degli abbonamenti e le modalità. Oggi primo giorno del Piano Sosta con la protesta civile della città, che si rifiuta palesemente di occupare gli stalli blu a causa del caro-prezzo delle tariffe in vigore. Sulla questione è bagarre anche negli ambiti politici con le forze politiche di minoranza che accusano l’amministrazione comunale di aver imposto le tariffe. Cerchiamo di fare un po di chiarezza. L’operazione parcheggi è partita quando c’era ancora Riccardi. Poi la gara e l’aggiudicazione sotto la Commissione.
Le tariffe definitive invece sono state stabilite a maggio attraverso una delibera di Giunta, la numero 92 del 17 maggio 2022. Nel 2015 partiva il progetto per la realizzazione di un moderno sistema di gestione della sosta a pagamento da approvare secondo le modalità previste dalla vigente normativa; nel 2019 sono state individuate ed istituite le aree urbane da destinare a parcheggio pubblico a pagamento, e sempre nello stesso anno è stato approvato il regolamento in materia di parcheggi pubblici a pagamento senza custodia. Arriviamo al 2021 quando sono stati approvati i verbali di gara con l’aggiudicazione della concessione del servizio alla società Publiparking di Roma alle condizioni indicate negli atti di gara. L’11 febbario scorso il Comune di Manfredonia rilasciava l’autorizzazione per l’installazione dei parcometri e la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale. Dopo vari incontri tra l’amministrazione Rotice e il concessionario si arriva alla determinazione dei costi, che nonostante la modifica della tariffazione al ribasso non ha soddisfatto i cittadini i quali non intendono pagare le somme stabilite come per esempio l’abbonamento standard che ammonta a 90 euro al mese, ovvero oltre 1000 euro l’anno.