“Quando vi fustigate pensate al rogo del Petruzzelli, ognuno ha la sua croce. Abbiamo avuto qui una bella disgrazia perché uno scioglimento per mafia non è una bella cosa, ma non dobbiamo drammatizzare”. È un Michele Emiliano dialogante e tutto a disposizione di Foggia, per aprire le porte del Comune e guidare l’operato dei commissari, quello che è intervenuto all’inaugurazione del comitato civico di Giuseppe Mainiero, ‘Resto a Foggia’. “Il governatore è un naturale interlocutore, dobbiamo lasciare da parte le appartenenze e aprire un campo largo di progetti per Foggia”, ha detto l’ex consigliere comunale ed ex meloniano.
E il campo di Parcocittà era larghissimo. Tanti ex An, tanti amici del commercialista già impegnati nella campagna elettorale del 2019, ma anche presenze istituzionali e imprenditoriali, come il professor Pasquale Pazienza presidente del Parco del Gargano o Massimo Russo numero uno di Sanitaservice o la prof Rossella Palmieri, delegata rettorale o Teo Biancofiore. Fatta eccezione per il padrone di casa Peppino D’Urso, mancava solo il Pd di vertice alla prima uscita pubblica di Mainiero.
Presenti quasi tutti i protagonisti del centrosinistra extralarge che perse contro Franco Landella: Rosario Cusmai, che lavora in Capitanata per altre operazioni Tammacco, Pippo Cavaliere, Domenico Rizzi, Pino Lonigro, Lucio Tarquinio, grande mentore di Mainiero, Paolo Mongiello. “Pippo mi ha fatto salire sul palco con Giuseppe e mi ha detto rapidamente chi era, era una persona perbene – ha ricordato Emiliano -. Io ce l’ho messa tutta in quella campagna ho fatto di tutto, il presentatore, il saltimbanco, l’unica cosa su cui mi hanno attaccato era che fossi di un’altra città. Ricordo i girotondi della vittoria: si insultavano le persone solo perché erano nate in un’altra città. Giuseppe ha avuto il coraggio di chiamarmi. Se Giuseppe, se Pippo, se il mio vicepresidente se la mia assessora al welfare dialogheranno potremo provare ad essere l’organo che sollecita il commissariamento. In questi anni Giuseppe Mainiero ha fatto molto da solo. Ora proviamo a costruire una rete di persone che si somigliano. Persino il presidente della Regione è nella rete. Non è solo il clima ma un cambio di rotta e il cambio di rotta passa da persone nuove”.
Tra le iniziative per Foggia, Emiliano cita subito gli asili nido comunali. La Regione aiuterà il Comune per evitare che chiudano così come disposto dalla commissione straordinaria. È il primo passo, secondo il presidente. Si esce dal letargo dopo lo scioglimento. Il centrosinistra saprà includere?