A distanza di esattamente dieci giorni dall’ultimo scontro, Foggia e Avellino si sfidano nuovamente, questa volta al Partenio-Lombardi. L’ultima volta i rossoneri hanno superato i lupi 2-0, ma questa gara ha una valenza molto più elevata: la posta in palio è l’accesso alla fase nazionale dei playoff. L’Avellino passa sia con una vittoria che con un pareggio, il Foggia invece è obbligato a vincere per andare avanti. Zeman, a sorpresa, lascia Ferrante in panchina e schiera il tridente “leggero” formato da Di Grazia, Curcio, Merola. Torna Gallo dal primo minuto dopo la squalifica. Questo lo schieramento iniziale dei rossoneri: Dalmasso; Garattoni, Sciacca, Di Pasquale, Rizzo; Garofalo, Perermann, Gallo; Merola, Curcio, Di Grazia. L’Avellino lancia la coppia Maniero-Murano in attacco. I lupi, guidati da Gautieri, si dispongono con un 3-5-2: Forte: Dossena, Scognamiglio, Bove; Ciancio, De Francesco, Carriero, Kragl, Mignanelli; Maniero, Murano.
La cronaca
L’Avellino parte forte e al 4′ Dalmasso sbarra la strada a Murano con una super parata. All’11’ il Foggia pareggia il conto delle occasioni con un tiro a giro di Merola, di poco oltre la traversa. Al 17′ i padroni di casa passano in vantaggio: mischia in area sugli sviluppi di un corner e a spuntarla è Bove che sigla l’1-0, complicando il percorso dei rossoneri. Al 24′ Di Grazia abbandona il campo per un infortunio alla spalla, al suo posto entra Ferrante. Al 27′ Garattoni penetra in area di rigore, ma il tiro sbatte sui guantoni di Forte. Pochi minuti dopo Petermann ci prova da fuori area, il suo tiro si spegne sui cartelloni pubblicitari. Al 49′ si scaldano gli animi dopo uno screzio tra Forte e Rizzo. Dopo alcuni istanti di concitazione, l’arbitro ammonisce Rizzo e Scognamiglio. Il primo tempo finisce 1-0.
Al 47′ Ferrante prova a impensierire Forte dalla distanza, ma il suo tiro è abbastanza velleitario. Al 50′ Murano salta Dalmasso e, sorprendentemente, a porta sguarnita colpisce il palo. Al 55′ il Foggia trova il pareggio e riapre il discorso qualificazione: Merola in area riceve una sponda di Ferrante e insacca. Un minuto dopo escono Gallo, Garofalo e Rizzo sostituiti da Rocca, Di Paolantonio e Nicolao. Al 60′ Carriero colpisce a botta sicura, Di Paolantonio devia in angolo. Al 73′ Zeman gioca la carta Turchetta, che prende il posto di Merola. Al 74′ il Foggia ribalta il match: Bove regala, in disimpegno, il pallone a Nicolao che beffa Forte. 1-2 per i rossoneri che fanno festa sotto il settore ospiti occupato dai tifosi in visibilio. Al 77′ Turchetta riparte velocemente e serve Ferrante che di prima intenzione sfiora il palo. All’88’ Mignanelli di testa indirizza male il cross di un suo compagno, pallone alto. Dopo cinque minuti di recupero, arriva il fischio finale. Il Foggia batte l’Avellino 1-2 con carattere e determinazione. Continua il sogno promozione dei ragazzi di Zeman.