Il freddo e la pioggia non fermano gli oltre cento temerari del Coordinamento “Capitanata per la Pace” che hanno dato vita oggi alla decima edizione della Marcia della Pace dalla Comunità Emmaus di Foggia all’Aeroporto militare di Amendola in territorio di San Giovanni Rotondo. Un evento che quest’anno a causa della guerra in atto nel cuore dell’Europa, assume connotati diversi dagli altri anni. “Si, se negli anni scorsi il pacifismo è sembrato ad alcuni un tema riservato a pochi – racconta il coordinatore della manifestazione, Giuseppe La Porta -, questa invasione russa dell’Ucraina e la conseguente guerra, hanno nuovamente mostrato lo straordinario valore universale. Ci rivolgiamo alla politica europea e italiana, incapace di ipotizzare un’alternativa. Noi non accettiamo tutto questo, chiediamo ad alta voce la Pace, manifestando tutto il nostro dissenso contro le armi e contro le guerre. Questa marcia unisce simbolicamente due luoghi come la Comunità Emmaus con la sua accoglienza e integrazione, e la base militare di Amendola che purtroppo è sempre impegnata in attacchi militare come qualche anno fa nei Balcani, e che attualmente ospita due cacciabombardieri F-35 costosissimi e che sono anche potenzialmente armabili con missili a testata nucleare. Un grosso pericolo per la Capitanata”.