Chi fa cosa? Per anni al Comune di Foggia si è assistito al tira e molla tra Amiu e Foggia Più Verde sui servizi di verde orizzontale, per la pulizia di marciapiedi, zolle arboree e piccole aiuole. Finalmente con i commissari arriva un appalto specifico per la durata di tre anni per la realizzazione, tosatura, pulizia, rigenerazione, rifacimento di nuovi tappeti erbosi e di prati, per diserbi selettivi di aree prative, per la formazione di bacini per l’innaffiamento di alberi ed arbusti, per la fornitura, piantagione, potatura ed innaffiamento di arbusti, siepi, tappezzanti, fioriture, per la spollonatura dei ricacci alla base degli alberi, per il diserbo manuale o chimico e pulizia dai rifiuti di aiuole arredate con specie tappezzanti e fioriture e per la fornitura di materiali agrari, come letame, terra agraria, concimi, sementi.
Insieme al verde orizzontale, l’appalto si concentrerà anche sul verde verticale, attualmente curato da Foggia Più Verde il cui servizio era stato prorogato per altri tre mesi. Il servizio consiste in interventi di manutenzione ordinaria del patrimonio arboreo cittadino (alberate stradali urbane e extra urbane, alberi all’interno di parchi, giardini , ecc.) tramite operazioni di potatura, spalcatura, rimozione di rami secchi, abbattimenti, spollonature e controllo statico.
Nella relazione tecnica redatta dagli uffici si delinea anche il comportamento di massima dell’impresa per quanto attiene all’abbattimento di alberi malati. Quando la staticità è compromessa da fattori biotici (quadro fitopatologo) o abiotici (traumi meccanici) e dunque la permanenza in loco può rappresentare un pericolo per l’incolumità delle persone e dei manufatti, l’impresa dovrà avvalersi di validi professionisti. Non solo. Gli alberi abbattuti devono essere sostituiti tenendo conto della biomassa degli individui eliminati, biomassa che deve essere compensata dall’impianto di nuovi individui in sostituzione. L’appalto vale 4,4 milioni per tre anni e 1,4 milioni per un anno.
Capitolo a parte per il personale, che nel caso dell’ultimo appaltatore, era rientrato nella relazione prefettizia di scioglimento per alcuni legami con i clan. Come si spiega nel capitolato, con la clausola sociale, il personale sarà riassorbito, fatto salvo però il possesso dei requisiti di ordine generale e morale. La Stazione Appaltante sta verificando la posizione di ciascun dipendente le cui risultanze verranno trasmesse all’operatore economico aggiudicatario. E si aggiunge: “Il personale impiegato deve in ogni caso essere idoneo per quantità, qualifica e professionalità a svolgere le attività e le operazioni contemplate dal presente capitolato. Il soggetto aggiudicatario non potrà apportare modifiche successive alle professionalità dichiarate al momento della presentazione dell’offerta. Tutte le spese di personale sono a completo carico dell’impresa affidataria. Il concessionario trasmetterà al Comune, prima della consegna del servizio, l’elenco nominativo del personale impiegato e, successivamente, ogni modifica dell’elenco stesso, per variazioni e/o sostituzioni del personale”.