“Richiesta di un tavolo politico-tecnico urgente” da parte della Comunità del Parco del Gargano. Lo scrive il presidente Rocco Di Brina, sindaco di Carpino, tornato sull’emergenza cinghiali dopo la recente morte dell’imprenditore agricolo Luigi Turco, travolto da un branco di cinghiali mentre era alla guida della sua Panda.
“La presenza pervasiva e indiscriminata di cinghiali sul territorio garganico, deve ormai considerarsi vera e propria emergenza – riporta Di Brina nella missiva -. Sono decine, ogni mese, le segnalazioni che giungono all’indirizzo nostro e dei nostri assessori, da parte di agricoltori e imprenditori stremati e scoraggiati dall’assenza di misure che contengano il propagarsi di questa ‘piaga’, che si aggiunge a pregiudizio anche della pubblica incolumità e della sicurezza stradale. E di ieri, infatti, la tragica notizia dell’ennesimo incidente causato dalla presenza di ungulati sulla SS 693, nel quale ha perso la vita uno dei più conosciuti, energici e illuminati imprenditori dell’agroalimentare garganico. Un evento che ha provocato dolore alle nostre comunità e che si aggiunge ad altri accadimenti analoghi degli anni addietro. Nella necessità di fermare questo susseguirsi di tragedie e dare risposte ormai improrogabili al comparto agricolo di questo territorio, già martoriato da ben altre e note problematiche, chiediamo, d’intesa con il presidente dell’Ente Parco nazionale del Gargano, Pasquale Pazienza, che con urgenza si tenga un tavolo politico-tecnico nel quale Regione Puglia, Parco Nazionale del Gargano e le altre istituzioni competenti possano confrontarsi al fine di assumere celeri e precisi impegni nel fermare ‘incontrollata presenza dei cinghiali sul Gargano”.