“Il completamento della Superstrada del Gargano rappresenta un’occasione unica per declinare nel modo migliore le istanze di comunità e territori che legittimamente richiedono adeguata attenzione, ai quali la sintesi più efficace di competenze tecniche ed innovazioni tecnologiche dovrà rispondere in modo efficace”.
È quanto ha dichiarato Michele D’Alba, presidente di Impresa Puglia – associazione di imprese, enti e liberi professionisti per lo sviluppo del territorio regionale – all’indomani della trasmissione dei diversi contributi di analisi e riflessioni previsti dal modello di democrazia partecipativa di cui al Dpcm 76/2018, nella fattispecie relativo al potenziamento del collegamento stradale tra Vico del Gargano e Mattinata. “L’importante infrastruttura, infatti, attiene al tema più generale dello sviluppo dell’intera provincia di Foggia e della Puglia nel suo complesso, ovvero alla loro proiezione sul sistema economico e sociale del Mezzogiorno e dell’intero Paese”.
“Da qui l’auspicio” – ha concluso D’Alba – “che le soluzioni progettuali di prossima adozione contribuiscano a contrastare l’esodo demografico dalle aree più interne ed a migliorare ulteriormente i collegamenti spesso non semplici con il capoluogo provinciale e tra gli stessi centri garganici, anche per tutte le esigenze di tipo sanitario, di interrelazione con altre importanti infrastrutture dei trasporti, di interlocuzione con gli uffici giudiziari e gli altri servizi pubblici con sede nella città di Foggia.
“Ci preme altresì evidenziare e sottolineare” – ha aggiunto la vicepresidente di Impresa Puglia, Mariella Nobiletti- “che in sede di progettazione e realizzazione vengano coniugate le esigenze di connessione tra territori – e quindi la loro fruibilità paesaggistica e culturale – con quelle non meno importanti di efficace scorrimento e massima sicurezza anche per tutte le attività produttive dei diversi settori, a cominciare dal turismo e con particolare riferimento all’area nord del Gargano, in uno con la salvaguardia dell’ambiente, della salute e della qualità della vita”.
Non da ultimo va evidenziata l’opportunità di estendere ad altre tematiche di interesse generale, ovvero di carattere più puntuale, questo modello di confronto e dibattito aperti al contributo di Cittadini, Istituzioni, Enti, Organizzazioni di categoria, Associazioni e portatori di interesse, anche nei casi non espressamente previsti dal decreto prima richiamato. (In foto, D’Alba e Nobiletti)