Fermento, ansia, corsi e ricorsi storici, rivalità incandescente, gambe che tremano: tutto questo è il derby d’Apulia, Foggia-Bari, una partita che per i tifosi di entrambe le compagini, emotivamente, coinvolge più di qualsiasi altro match. Allo Zaccheria, nonostante la pioggia incessante, è presente un numero cospicuo di tifosi foggiani. Trasferta vietata, invece, per i residenti di Bari. Zeman rilancia Merola-Ferrante-Curcio come tandem offensivo, torna Di Paolantonio in mezzo al campo. L’11 rossonero (4-3-3): Dalmasso; Nicolao, Sciacca, Di Pasquale, Rizzo; Garofalo, Petermann, Di Paolantonio; Merola, Ferrante, Curcio. Il Bari, primo in classifica, è obbligato a vincere per conservare il vantaggio sulle inseguitrici. Tra i titolari biancorossi figurano due ex: Gigliotti e Galano. Per quest’ultimo, foggiano di nascita, riservata una bordata di fischi a ogni pallone toccato. Mignani schiera un 4-3-1-2: Frattali; Belli, Terranova, Gigliotti, Ricci; Maita, Maiello, D’Errico; Galano; Antenucci, Cheddira. La partita inizia con cinque minuti in ritardo, segno simbolico per esprimere dissenso rispetto l’offensiva russa in Ucraina.
La cronaca
Al 5’ Curcio imbecca Ferrante solo davanti a Frattali, ma il pallone rimbalza sul terreno scivoloso e l’argentino non riesce a concludere. Al 10’ Ferrante ci prova direttamente da calcio di punizione, ma non impensierisce il portiere ospite. Al 12’ Nicolao pennella un cross perfetto per Curcio che di testa sigla l’1-0. Il capitano rossonero sblocca il derby. Al 19’ Galano si presenta davanti a Dalmasso, ma si allunga troppo il pallone, bloccato dal portiere del Foggia senza affanno. Al 21’ il Bari pareggia: una gran botta dalla distanza di D’Errico si infrange sulla traversa e sulla respinta Cheddira deve solo depositare la sfera di gioco in rete. Dura solo un minuto il pari. Al 22’ Frattali commette un goffo errore, probabilmente tradito dal terreno scivoloso, lisciando un tiro non particolarmente potente di Merola. Il Foggia torna così in vantaggio. Al 33’ Petermann fa partire un bolide potente, ma troppo alto. Al 35’ Cheddira si gira bene in area e colpisce il palo, sulla ribattuta Galano calcia fuori. Al 45’ Nicolao effettua un cross interessante dalla destra che Merola devia di poco a lato. Il primo tempo di un derby molto avvincente e divertente si conclude 2-1.
All’intervallo Mignani sostituisce Frattali, al suo posto entra Polverino. Nessun cambio, invece, nei rossoneri. Al 52’ Dalmasso si oppone benissimo a una conclusione di Maiello mantenendo invariato il punteggio. Al 56’ Galano tenta di piazzare il pallone sul secondo palo, ma il suo “scavetto” è impreciso. La sfortuna colpisce ancora una volta il Foggia: Nicolao si infortunia e Zeman al suo posto è costretto, viste le indisponibilità di Martino e Garattoni, a far entrare Girasole. Al 69’ Cheddira tenta di scavalcare Dalmasso con un pallonetto, ma il portiere non si fa sorprendere e smanaccia in corner. Al 74’ Terranova e Polverino combinano un pasticcio, ma Ferrante a porta sguarnita calcia incredibilmente sopra la traversa. Al 76’ Zeman getta nella mischia forze fresche: dentro Vitali e Turchetta, escono Merola e Curcio. All’83’ il Bari va a centimetri dal pareggio: Cheddira di testa sfiora il secondo palo alla sinistra di Dalmasso. Il Bari continua ad attaccare e all’86’ trova il 2-2 con un gioiello di Mallamo al volo che trafigge il portiere rossonero. Due minuti dopo, il Foggia rischia addirittura di passare in svantaggio. Il derby finisce 2-2. Grosso rammarico per il Foggia, in totale controllo della partita nel primo tempo e che ha retto l’assedio biancorosso fino all’86’.