Cerignola crocevia della tratta dei rifiuti, Bonito: “Non diventeremo la discarica della Campania”

L’onorevole foggiano Giorgio Lovecchio ha annunciato un’interrogazione parlamentare sul tema degli sversamenti in Capitanata

Il tavoliere del Foggiano è disseminato di discariche abusive di rifiuti. Di recente le guardie ambientali della Civilis di Manfredonia hanno attenzionato un sito tra Cerignola e Stornarella, già noto da diverso tempo e sotto sequestro da parte del NOE. Su quest’area sono aumentati a dismisura gli sversamenti di rifiuti negli ultimi mesi, con camion che hanno scaricato delle balle già compattate, secondo quelli che sono gli stessi canoni già visti in inchieste giudiziarie che hanno documentato una vera e propria tratta tra la Puglia e la Campania.

Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, che ha richiesto a gran voce l’interessamento delle autorità competenti. “Il traffico illegale di rifiuti tra la Campania e la nostra terra è qualcosa di indecente che prosegue quotidianamente alla luce del sole – afferma Bonito -. Non permetteremo che il nostro territorio diventi la pattumiera della Campania. Vi sono aziende senza scrupoli che lucrano sui minori costi di smaltimento e gruppi criminali che per ingenti guadagni seppelliscono valanghe di rifiuti sottoterra. È ormai evidente: servono misure drastiche e un intervento massiccio dello Stato”.

A fare da eco alle dichiarazioni del sindaco di Cerignola anche quelle dell’onorevole foggiano del M5s, Giorgio Lovecchio. Quest’ultimo, tramite una nota, ha anticipato un’interrogazione parlamentare a sua firma, proprio sul tema degli sversamenti di rifiuti nel tavoliere. “Se dovesse scoppiare un incendio, il percolato e la diossina potrebbero irrimediabilmente inquinare le falde acquifere, che si utilizzano per irrigare gli ortaggi che finiscono sulle nostre tavole – dice a riguardo del sito in questione -. Non resterò fermo a guardare, preparerò immediatamente un’interrogazione parlamentare perché questi episodi non cadano nel dimenticatoio e restino sotto la lente d’ingrandimento degli organi e dei ministeri competenti”.