Le fiamme sono una triste abitudine per l’insediamento informale di Stornara. Nel campo rom dove vivono centinaia di bulgari e rumeni la scorsa notte è divampato un rogo che ha letteralmente incenerito tre baracche. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco per spegnere l’incendio e mettere in sicurezza l’area. Ai carabinieri sono affidate le indagini che per ora non escludono la pista dolosa.
Alle autorità giunte sul posto i residenti hanno dichiarato che l’incendio si sarebbe sviluppato a causa del malfunzionamento di una stufa. Ma ulteriori approfondimenti saranno condotti, anche attraverso i rilievi effettuati dai nuclei investigativi specializzati dei carabinieri. Stando alle prime informazioni sembrerebbe che nessuno dei residenti abbia riportato ferite a causa dell’incendio.
Grande è stato lo spavento, anche nel ricordo di quanto accaduto lo scorso 17 dicembre. Pochi giorni prima di Natale, sempre nello stesso ghetto e sempre a causa di un incendio sviluppatosi nella notte, trovarono la morte due fratellini di origini bulgare. Nelle settimane a seguire ci sono state diverse operazioni volte a garantire una migliore vivibilità nell’insediamento. Oltre alle vaccinazioni anti-Covid è stata eseguita anche la rimozione delle carcasse di auto e una parziale pulizia dai rifiuti.
“Stiamo lavorando proficuamente con l’ASL, la Prefettura e la Regione Puglia” – afferma a l’Immediato l’assessore all’ambiente del Comune di Stornara, Alessandro Grandone. “Grazie a questa collaborazione siamo riusciti a ripulire l’area dove risiedono le persone, adesso attendiamo novità per quanto riguarda i nuovi moduli abitativi che sono stati promessi. L’altro obiettivo da raggiungere nel breve periodo è quello di inserire nel percorso scolastico i bambini che risiedono nel campo, dopo aver seguito tutto l’iter previsto dalla legge”.