Superbonus, a Foggia l’allarme degli edili: “Flotte di affaristi lucrano su pelle cittadini. Danni al settore anche in Capitanata”

Chierici di Ance annuncia un impegno importante nei confronti degli associati, allo studio un project financing che potrebbe portare lavori su 2500 edifici. Poi un appello al Governo

Sui bonus del settore dell’edilizia non tira una buona aria. Le tante truffe registrate nei cantieri di tutta Italia, con General Contractor fantasma che acquisivano i crediti e poi sparivano, hanno portato il Governo a rivedere in buona parte questa normativa. Con il Decreto Sostegni Ter, in modo particolare, sul Superbonus 110% per l’efficientamento degli edifici privati, è stato vietato il ricorso a più di una sub-cessione del credito. Nel frattempo Poste Italiane e alcuni istituti bancari stanno chiudendo i rubinetti della conversione del credito, gettando ombre su un settore che da un anno e mezzo a questa parte sembrava essersi rivitalizzato. La mannaia che si sta abbattendo sui bonus del settore dell’edilizia rischia di frenare anche il mercato della Capitanata. A confermarlo Ivano Chierici, presidente di ANCE Foggia.

“Tutti i bonus del settore dell’edilizia hanno creato molta occupazione in questi anni – sottolinea a l’Immediato, il presidente dell’associazione che rappresenta numerose aziende foggiane del settore del mattone -. Veniamo da un periodo in cui è stato difficile reperire personale qualificato e ponteggi sui cantieri, mentre adesso probabilmente il settore andrà verso tutt’altre difficoltà. Le nuove normative rischiano di depauperare una misura che ha dato grande slancio al settore dell’edilizia. Purtroppo le numerose truffe perpetrate attraverso la cessione del credito danneggeranno indirettamente anche tante aziende e tanti privati che hanno sempre fatto le cose in maniera corretta. Ci tengo a sottolineare che nessuna azienda dell’ANCE è stata coinvolta nelle notizie di cronaca delle ultime settimane. Sono soprattutto vere e proprie organizzazioni criminali, flotte di affaristi che si lanciano come avvoltoi su questo settore solo per lucrare sulla pelle dei cittadini”.

Mentre si concretizza la stretta anti-frode sul Superbonus, i cantieri già in corso d’opera hanno subito una vera e propria battuta d’arresto. A gravare ulteriormente su un settore strategico per tutti gli asset dell’economia vi sono anche gli incrementi dei costi per le materie prime e le carenze di personale. Al netto di questo ci sono tante pratiche già avviate, crediti ceduti anche più di una volta, ma cantieri fermi. Sono soprattutto lavori di efficientamento energetico, ma anche interventi di riqualificazione strutturale su edifici privati. Al fine di sbloccare questa pericolosa impasse, il M5S e la Lega stanno battagliando nelle sedi istituzionali per approvare un nuovo decreto correttivo. “Presso l’Ance regionale mi sono fatto portavoce di una proposta da portare all’attenzione del Governo – spiega Chierici -. Bisognerebbe premiare la storia delle aziende che già da anni operano con merito nel settore edilizio. Soltanto così si può evitare la pratica sleale di chi cerca di improvvisarsi per trarne indebitamente vantaggio”.

“Così come stanno le cose purtroppo le piccole medie imprese subiranno una battuta d’arresto. E pensare che, nell’idea del Legislatore, dovevano essere questi i beneficiari della misura“. Per creare le condizioni affinché possa comunque continuare la risalita del settore del mattone, ANCE sta già pensando all’avvenire. A rivelarlo è Chierici che annuncia un impegno monstre nei confronti degli associati, attraverso un project financing che dovrebbe portare all’acquisizione di crediti per lavori su 2500 edifici in tutta la Capitanata. “Se il nostro progetto va in porto – afferma il presidente – riusciremo a restare nella scia della crescita registrata negli ultimi anni. Abbiamo bisogno che anche il Governo si accorga dell’importanza del nostro settore, tenendo ben presenti le oscillazioni sui prezzi delle materie prime che vanno ad incidere senza dubbio in maniera negativa. Il mio appello – conclude il presidente ANCE – va al Governo affinché preservi i bonus del settore dell’edilizia ma aumenti i requisiti di qualità per le aziende coinvolte”. (In foto, Ivano Chierici)