“Tra 10 giorni in Puglia rischiamo di avere ospedali al collasso e medici costretti a scegliere chi salvare e chi no: bisogna agire ora”. Lo ha detto Antonio Amendola, presidente regionale dell’Aaroi-Emac, l’associazione degli anestesisti e rianimatori, in una intervista a Repubblica Bari.
“Stiamo andando a sbattere verso una crescita esponenziale che peraltro era ampiamente prevista – ha dichiarato -. Non si riesce a capire per quale motivo non dovesse capitare anche da noi in Italia e in Puglia”. Negli ultimi giorni la regione ha fatto registrare il record di quasi 9mila nuovi positivi. Numeri preoccupanti. “Il tracciamento non esiste più già da tempo – ha detto Amendola -. I casi sono come minimo il doppio. I numeri sono puramente indicativi e non veritieri sulla realtà effettiva della situazione”.
“In tutto il Sud – ha proseguito -, lasciando correre liberamente il virus rischiamo fra a non molto di arrivare a numeri spaventosi di contagi e, di conseguenza, di ritrovarci davanti a drammi superiori in ambito di terapie sub-intensive e intensive con una carenza, o assoluta mancanza di posti, addirittura superiore rispetto alle fasi precedenti della pandemia. C’è già chi comincia a ripetere il concetto che negli ospedali i medici saranno costretti a scegliere chi attaccare ai respiratori e chi no”, ha concluso.