Antonio Prencipe nel team degli esperti del neo sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice “con esperienza in amministrazione dell’ente”. Prencipe, esponente storico del centrosinistra sipontino, ex presidente del Consiglio comunale, dopo aver rotto con i dem si è avvicinato all’attuale primo cittadino di Forza Italia e, nelle scorse ore, è entrato a far parte dell’organismo consultivo denominato “Manfredonia Lab 2026” che, “su esclusivo impulso del sindaco di Manfredonia e coordinato dal capo di Gabinetto – riporta il decreto sindacale -, avrà compiti di analisi, proposta, valutazione ed approfondimento di alcune tematiche ed atti di particolare rilevanza per l’amministrazione in ambito economico-finanziario, culturale, comunicativo, legale ed amministrativo. Ferma restando l’assoluta ed esclusiva competenza degli organi e uffici comunali che con il predetto organismo collaboreranno nell’assunzione dei provvedimenti che ad essi competono in forza di legge o regolamento. I componenti collaboreranno esclusivamente con il sindaco, a titolo gratuito, per le tematiche individuate di volta in volta dal medesimo e la loro collaborazione avrà una durata non superiore a quella del mandato amministrativo”.
Ma la nomina di Prencipe – che non è gravato da alcun tipo di pregiudizio penale o di polizia – sta facendo discutere in città; infatti, il politico è citato nella relazione antimafia della commissione d’accesso agli atti e, successivamente, nella sentenza di “incandidabilità” di alcuni ex amministratori, questi ultimi ritenuti dagli inquirenti tra coloro che causarono lo scioglimento per mafia del Comune di Manfredonia nel 2019.
Nella sentenza in questione si legge: “Sussistono inoltre altri elementi di collegamento indiretto dell’ex sindaco (Angelo Riccardi, ndr) con associazioni criminali del territorio: assessore all’ambiente ed alle infrastrutture è stato, dal 13 settembre 2018, Prencipe Antonio, coniugato con Trotta Lucia, cugina di primo grado di Gentile Pio Francesco, assassinato il 21 marzo 2019, esponente del gruppo Romito, figlio di Romito Maria, sorella di Romito Francesco ‘Ciccill u matinatese’, e dunque nipote di Romito Francesco ‘ciccill u matinatese’ e cugino di Romito Franco, Romito Mario Luciano e Romito Michele Antonio“.
Alla luce delle motivazioni dello scioglimento, quasi interamente fondate su rapporti di parentela e collegamenti a tinte fosche, appare quantomeno inopportuna la nomina di Prencipe. Con il rischio che la vicenda possa riaccendere i riflettori del prefetto di Foggia, Carmine Esposito sul Comune di Manfredonia. (In alto, il Comune di Manfredonia; nei riquadri, da sinistra, il prefetto Esposito, Rotice e Prencipe)