Sta passando in second’ordine la notizia di una nuova “invasione” dell’eolico in Capitanata. Il Ministero per la Transizione Ecologica, infatti, avrebbe sbloccato la costruzione di quattro nuovi impianti in provincia di Foggia, nonostante l’opposizione degli attori locali e i pareri sfavorevoli delle pubbliche amministrazioni coinvolte. Nel dettaglio, dopo gli interventi di mitigazione previsti, le nuove turbine saranno installate nel parco eolico Cerignola Veneta Nord (Comune di Cerignola, potenza 50,4 M), nel parco eolico Cerignola Veneta Sud (Comune di Cerignola, potenza 79,8 MW), nell’ impianto eolico “Lampino” (Comuni di Orta Nova e Stornara per una potenza di 79,8 MW) e nel Comune di Ascoli Satriano con un impianto eolico di 43,2 MW.
Proprio il sindaco del Comune dei Grifoni, da tempo impegnato nella sua battaglia contro “i mulini a vento” – appresa la notizia – si è espresso in maniera molto dura nei confronti del ministro Roberto Cingolani e dei colleghi sindaci che non si stanno interessando della vicenda. “Rimpiango il periodo degli anni ’60/’70 – afferma Vincenzo Sarcone -. Quando la popolazione del Subappennino Dauno lottò per avere in cambio le royalties dallo sfruttamento metanifero del nostro territorio. Oggi siamo tutti assopiti da un processo di imborghesimento e subiamo passivamente uno sfruttamento ancora più devastante”.
Il sindaco Sarcone, con la sua Giunta, negli scorsi mesi ha approvato un vincolo paesaggistico all’interno del piano regolatore del suo comune, tale da preservare il cono visivo che circonda il castello di Ascoli Satriano. La misura era volta a prevenire un’ulteriore invasione di pale che però sembra ormai prossima, nonostante la Capitanata sia la provincia con la maggiore concentrazione in tutta Italia. “Se non ci diamo una mossa – conclude il primo cittadino – assisteremo supinamente al deturpamento del territorio, alla distruzione della nostra economia agricola e allo spopolamento dei nostri paesi. Il ministro Cingolani, prima di firmare, facesse una visita in Capitanata”.