Calano i nuovi casi di Covid in Italia, restano stabili i morti. L’ultimo bollettino sull’epidemia, che da giorni evidenzia una curva contagi in risalita (qui i numeri del 3 dicembre), registra anche una crescita di ricoveri e terapie intensive. Intanto, il nuovo monitoraggio dell’Iss rivela che per un non vaccinato il rischio – rispetto a un vaccinato da meno di 5 mesi – è 10 volte maggiore di ricovero, 16 volte maggiore di terapia intensiva e 9 volte maggiore di morte.
Dopo il primo caso di variante Omicron in Veneto, è positiva alla nuova mutazione del virus una donna in Alto Adige, a Merano, che era rientrata a fine novembre da un soggiorno in Sudafrica e ora accusa sintomi lievi. Complessivamente, nel nostro Paese, i casi Omicron sono 9. Al riguardo l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha invitato a “vaccinarsi con maggiore intensità”, vista la “presenza della variante Delta al 99%”. Mentre sulla mutazione proveniente dal Sudafrica ha spiegato che “sembrerebbe che la abbia acquisito un ‘pezzetto’ del virus del raffreddore comune. Per questo i sintomi clinici sarebbero più blandi”. Tra l’altro, ha concluso, “non è detto che la variante Omicron diventi dominante in Europa. Ma se la Omicron prendesse il sopravvento e fosse un virus mutato in meglio sarebbe assai meglio”.
Il bollettino Covid del 4 dicembre
Sono 16.632 i nuovi casi di Coronavirus in Italia (ieri erano 17.030) a fronte di 636.592 tamponi. E, con quasi 50mila test in più, il tasso di positività cala dal 2,9% al 2,6%. Nelle ultime 24 ore sono stati 75 i decessi (ieri 74), che portano il totale di vittime da inizio pandemia a 134.152. Ancora in salita i ricoveri: le terapie intensive sono 24 in più (ieri +10) con 59 ingressi del giorno, e arrivano a 732; i ricoveri ordinari sono 43 in più (ieri +87), 5.428 in tutto. Attualmente i positivi sono 223.718 (+7.564), di cui 210.061 in isolamento domiciliare. La regione con il maggior numero di nuovi casi è la Lombardia (2.990), poi il Veneto (2.560), il Lazio (1.832), l’Emilia Romagna (1.610) e la Campania (1.216).