Con sentenza del 26 novembre 2021, nel procedimento penale incardinato a carico di Maria (nome di fantasia nel rispetto della privacy dell’imputata), la dottoressa Bencivenga, GIP del Tribunale di Foggia, facendo proprio l’orientamento della Suprema Corte ha assolto – ai sensi del 131 bis c.p.p. – la giovane donna che con la figlia di soli due anni aveva provato a dare un tetto a sé ed alla piccola in una fredda giornata dello scorso inverno.
Per l’avvocato Christian Padalino, difensore di fiducia della signora, è stato necessario richiamare la recente pronuncia n. 37834/2020 della Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione per invocare ed ottenere l’assoluzione dell’assistita alla luce del suo passato immacolato, del suo grave stato di bisogno e dell’assenza di danni all’immobile pubblico occupato.
La sentenza giunge in un periodo di forte tensione abitativa e spinge ancora una volta le istituzioni a porre al centro degli interventi le posizioni degli ultimi e degli invisibili che per disperazione sono costretti a condotte penalmente rilevanti (il P.M. aveva concluso con la richiesta di condanna ad otto mesi di reclusione) quale extrema ratio ad una situazione di disagio che serpeggia nel capoluogo dauno ed impone risposte urgenti a tutela della fasce più deboli.