Vincere è l’unico imperativo del Foggia, alla ricerca del salto di qualità tanto auspicato da mister Zeman. Allo Zaccheria arriva la Vibonese, affamata di risultati positivi per abbandonare l’ultimo posto in classifica. Spazio ai “titolarissimi” tra i rossoneri (4-3-3): Volpe sostituisce l’infortunato Alastra, in difesa Garattoni e Nicoletti sulle fasce completano il quartetto con Sciacca e Girasole. A centrocampo Petermann è affiancato da Garofalo e Gallo, in attacco presente il tandem Curcio-Ferrante-Tuzzo. L’escluso dell’ultima ora è Martino, non presente nemmeno in panchina. D’Agostino, allenatore degli ospiti, dispone la sua formazione con un 4-2-3-1: Marson; Mahrous, Risaliti, Polidori, Basso; Gelonese, Bellini; Sorrentino, Cattaneo, Vergara; Golfo. Prima del fischio d’inizio, le squadre si dispongono in linea a centrocampo e il pallone viene consegnato da una atleta delle giovanili del Calcio Foggia: sulla sua maglietta presente la frase “NO alla violenza sulle donne”. Le due curve, invece, esibiscono lo stesso striscione: “Lo stadio non è un teatro, lo sfottò non è un reato”.
La cronaca
Dopo soli quaranta secondi Sciacca viene soccorso dallo staff medico rossonero, dopo esser finito a terra per un colpo alla testa. Dopo pochi istanti, il calciatore torna in campo. Al 7’ Garattoni effettua un ottimo traversone dalla destra, ma né Ferrante né Curcio riescono a impattare il pallone. Al 10’ Ferrante si smarca bene in area e conclude sul primo palo, ma Marson devia in calcio d’angolo. Il Foggia cresce col passare dei minuti e al 22’ passa in vantaggio: un filtrante coi giri giusti di Petermann lancia Tuzzo, il quale di prima intenzione fredda Marson. Due minuti dopo Curcio di testa sfiora il raddoppio, al termine di un’azione corale molto ben articolata. È solo il preludio al 2-0: al 28’ Nicoletti scambia con il numero 10 e lascia partire un diagonale che finisce all’angolino. Al 34’ la Vibonese, per la prima volta, spaventa il Foggia: Golfo conclude dal limite dell’area, ottima risposta di Volpe in tuffo. Al 38’ Ferrante si aggiunge al tabellino dei marcatori: cross perfetto di Curcio e incornata precisa dell’argentino che vale il 3-0. Al 40’ il bomber rossonero ha una ghiotta occasione per la doppietta personale, ma scivola al momento del tiro. Al 43’ continua la festa allo Zaccheria: Curcio incanta i tifosi con un tiro a giro imprendibile che si insacca nel sette. Poker rossonero. A fine primo tempo i calciatori del Foggia tornano negli spogliatoi avvolti dagli applausi entusiasti dei tifosi per il 4-0 maturato nella prima frazione di gara.
Il Foggia torna in campo con troppa leggerezza e al 48’ Bellini sigla il 4-1 con un tap-in basso. Al 53’ Ferrante sguscia alla marcatura di un difensore e serve Garofalo: il giovane centrocampista rossonero, incredibilmente, tira alto da distanza ravvicinata. Al 56’ Girasole tocca il pallone con una mano in area e l’arbitro indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri Golfo spiazza Volpe portando il punteggio sul 4-2. Al 60’ la Vibonese si rende ancora pericolosa: Grillo salta Garattoni con un tunnel e impegna Volpe. Il Foggia reagisce due minuti dopo, quando Tuzzo con un colpo di testa centra la traversa. Al 68’ Cattaneo fa quaranta metri palla al piede e trova Ngom solo al centro dell’area. Fortunatamente per i rossoneri, l’attaccante tira alto. Al 72’ Ferrante ha l’occasione per il match-point ma calcio troppo potente e poco preciso, palla in curva. La difesa di Zeman continua a sbandare e al 74’ un cross attraversa tutta l’area di rigore e viene deviato da Grillo che manda la sfera sul palo. All’80’ l’arbitro assegna un calcio di rigore a favore del Foggia per un tocco di mano. Dal dischetto Curcio sigla il 5-2. Il Foggia vince e Zeman raggiunge la vittoria numero 100 sulla panchina rossonera in campionato alla sua “maniera”: con un 5-2 ricco di emozioni e divertimento.