Bruxelles, 26 novembre 2021 – La variante sudafricana del Covid spaventa il mondo. Gli scienziati stanno lavorando per capire le implicazioni, da più parti si invita alla cautela, ma la paura cresce di ora in ora. Tanto che la Commissione europea proporrà, in stretto coordinamento con gli Stati membri, di attivare il freno di emergenza per interrompere i viaggi aerei dalla regione dell’Africa meridionale a causa dei timori per la B.1.1.529, ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il ministro della Salute Roberto Speranza intanto accelera: “Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini”, ha riferito. E sottolinea: “Seguiamo la strada della massima precauzione”. Stessa decisione è stata presa in serie da diversi altri Paesi europei. Già giovedì sera Israele aveva immediatamente cancellato i voli da e per il Sudafrica e lo stesso ha fatto la Gran Bretagna. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) pubblicherà oggi un documento sugli ultimi sviluppi.
Variante sudafricana nu: quando sapremo quanto è grave
Nuova variante ed efficacia vaccini, le prime ipotesi degli scienziati
La mappa degli Stati del Sud dell’Africa
(L’articolo prosegue sotto alla cartina)
Variante in Israele
Ma la variante è già stata rintracciata in Israele, fa sapere il minstero della Salute israeliano, come riporta il quotidiano Haaretz. La mutazione è stata identificata su un cittadino proveniente dal Malawi. Le autorità sanitarie israeliane sospettano che anche altre due persone potrebbero essere state contagiate dalla stessa variante e per questo dovranno restare in quarantena fino all’esito dei test.
Borse a picco
La paura affossa le Borse. Milano perde oltre il 4% in avvio, Parigi il 4,5%. Successivamente i listini sono risaliti lievamente, ma continuano a viaggiare in forte calo. Questa mattina anche l’Asia ha chiuso in rosso, con Tokyo che ha ceduto il 2,5%. In sofferenza in particolare i titoli di compagnie aeree e turismo.
Si riunisce l’Oms
La variante è stata definita dagli esperti come “una delle peggiori viste finora” sia per le mutazioni che rendono il virus piu’ contagioso, sia per quelle che potrebbero confondere gli anticorpi. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la monitora da diversi giorni e oggi terrà una riunione per discutere le contromisure e denominarla con una lettera greca come per le altre varianti.
Cosa sappiamo sulla B.1.1.529
La variante è stata identificata nel Gauteng, la ricca provincia sudafricana che comprende Johannesburg e Pretoria. Il Sudafrica ha un tasso di vaccinazione di appena il 24% della popolazione totale e si ipotizza che le tante mutazioni si siano accumulate in un contagiato immunodepresso che ha lottato con il coronavirus per settimane o mesi. Il National Institute of Communicable Diseases sudafricano ha riferito che la presenza della variante è stata documentata con il sequenziamento in 22 casi positivi, per lo più giovani, ma se ne segnalano già molti altri da vari laboratori del Paese. In totale sono almeno una sessantina i casi accertati a livello mondiale, tra cui quattro in Botswana e uno a Hong Kong in un viaggiatore di ritorno dal Sudafrica.
Cosa dicono gli esperti
Per l’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria, la Uk Health Security Agency, è “la più pericolosa emersa finora”. Il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, ha spiegato che “i vaccini potrebbero essere meno efficaci” contro la ‘sudafricana’. Thomas Peacock, virologo dell’Imperial College di Londra, ha detto di aver osservato “un profilo di mutazioni veramente orribile”. Il presidente dell’istituto tedesco Robert Koch, Lothar Wieler, ha detto: “Siamo molto preoccupati e speriamo che la diffusione di questa variante si possa limitare”. Gli esperti rilevano come le 32 mutazioni sulla proteina spike (la punta della corona del coronavirus, la proteina che usa per agganciare le nostre cellule ed entrare al loro interno) siano un numero molto elevato, raggiunto per di più in un tempo brevissimo. Basti pensare che è circa il doppio rispetto alla variante Delta e il triplo rispetto alla Alfa. Il timore è che gli anticorpi dei guariti e dei vaccinati fatichino a riconoscere il nuovo ceppo, e quindi ci proteggano meno.