La scuola è iniziata il 20 settembre ma solo l’8 settembre il Comune di Foggia avviava con determinazione dirigenziale la selezione per 15 unità a tempo determinato parziale (30 ore settimanali) quali operatore servizi con mansione di accompagnatore scuolabus. Eppure la determinazione dirigenziale dell’Arpal era di maggio.
Nell’atto si è consapevoli che “l’anno scolastico è di imminente avvio”, ma il ritardo è ormai cosa data così come già accaduto per le mense degli asili nido.
Non va meglio per gli alunni che devono raggiungere la città dalle varie borgate. A raccontare i disservizi a l’Immediato è un genitore. “A differenza degli altri anni, il trasporto dei bambini e ragazzi delle borgate non è ancora stato attivato. Abbiamo presentato le domande nei tempi e nei modi previsti dal bando, il percorso è stato definito e tracciato, il numero dei bambini fornito, sono state fornite tutte le informazioni richieste ma, nonostante questo, il servizio ancora non parte. Dopo vari andirivieni tra politiche sociali e servizio scolastico, non ci viene ancora data una risposta; dopo due mesi siamo in attesa di una graduatoria da cui attingere il personale necessario per il servizio. In tutta questa gran confusione chi sta pagando il prezzo più alto siamo noi famiglie e i nostri figli: molti genitori non guidano, alcuni stanno mettendo a rischio il proprio posto di lavoro per garantire ai propri figli la frequenza scolastica, perché in caso contrario sarebbero accusati di evasione scolastica essendo scuola dell’obbligo.
Stiamo pagando per colpe che non ci appartengono. Il “disservizio sociale” che stiamo subendo deriva da una amministrazione latente e poco attenta ai bisogni di famiglie e bambini. Tutto poteva e doveva essere fatto per tempo…ma come sempre è sempre la parte più debole della società a dover aspettare, mentre i “dirigenti” stanno seduti in poltrona senza neanche darci la possibilità di un confronto, senza darci nessuna risposta, senza neanche risposta alle decine di mail e PEC inviate….il nulla totale nel vuoto più profondo”.