Due arresti della squadra mobile di Foggia dopo il caos di ieri nel quartiere “San Bernardino” di San Severo, rione ad alta densità criminale. Vittima di una vile aggressione, Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia che con la sua troupe stava realizzando un servizio sullo spaccio di droga. Gli arrestati, Roberto De Cesare 30 anni e Giovanni Russi 28 anni, rispondono del reato di lesioni, accusati di aver picchiato Brumotti ed un poliziotto. De Cesare, aggressore dell’agente, è stato fermato dalla polizia subito dopo le violenze. Nelle scorse ore, invece, la mobile ha intercettato colui che ha sferrato un “gancio” al volto dell’inviato, ovvero Russi. De Cesare si trovava ai domiciliari al momento dell’aggressione. Russi, invece, ha precedenti per rapina e droga. Per l’inviato di Striscia i medici hanno disposto 30 giorni di prognosi.
Così Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia: “Insieme alla solidarietà per i colleghi feriti e per le altre persone che stavano svolgendo il proprio lavoro, vogliamo fare anche i nostri complimenti ai poliziotti impegnati in quel luogo complicato e difficile, per la loro attività pronta e instancabile. Ma questo ennesimo grave episodio di cronaca è solo l’ultima triste conferma che in questo paese esistono porzioni di territorio in cui non c’è la minima percezione dello Stato e delle sue regole. Zone ‘terra di nessuno’ in cui vige la legge della prepotenza, la sottocultura della tracotanza, il menefreghismo più totale per l’ordinamento e le convenzioni sociali dettato dalla certezza dell’impunità che alimenta l’arroganza di ogni tipo di delinquenti. Aggredire persone che lavorano e, non contenti, anche gli agenti intervenuti, ci pare sia la conferma più chiara di questo stato di cose, non adeguatamente fronteggiabile dagli sforzi meritori delle forze dell’ordine e della magistratura, limitati dall’insufficienza assoluta di uomini, mezzi e leggi adeguate. Lo Stato deve assolutamente dimostrare la propria autorevolezza e la propria superiorità. Blitz e operazioni sporadiche non bastano. Servono quegli sforzi eccezionali ma necessari che consentano un monitoraggio costante e diffuso su queste zone così complesse del Paese di cui non si deve parlare solo in queste circostanze”.
“Non contiamo più le volte in cui abbiamo lanciato l’allarme – gli fa eco Giovanni Consalvi, segretario provinciale Fsp Foggia -, perché il Commissariato di San Severo non può contare su un numero di uomini sufficiente neppure per assicurare un servizio completo di Volante. I poliziotti fanno sacrifici enormi, ma non possono fare i miracoli. Queste zone martoriate hanno bisogno dello Stato”.
Situazioni che non sono tollerabili, in uno Stato di diritto. E che necessitano di un impegno straordinario di risorse umane e materiali, la presenza massiccia di forze dell’ordine per debellare un radicamento che non si può continuare a ignorare e trascurare.