“Nella riunione di maggioranza tenutasi stamattina con il presidente Emiliano abbiamo deciso di optare per l’abrogazione del Trattamento di Fine Mandato e rinviare la discussione ad un momento più favorevole, quando saranno diverse le condizioni economiche e sociali della Puglia”. Lo riporta una nota congiunta dei capigruppo di maggioranza Filippo Caracciolo (PD), Grazia Di Bari (M5S), Gianfranco Lopane (CON) e Massimiliano Stellato (Popolari).
“Sebbene, infatti, resti confermata la legittimità del TFM per i consiglieri regionali, che a tutt’oggi viene disciplinato dall’intesa Stato-Regioni del 2012, ed erogato dalla maggior parte delle Regioni, nonché a deputati, senatori, sindaci e presidenti di Province – proseguono -, abbiamo ritenuto che il particolare momento che stiamo vivendo richieda un atto di ulteriore responsabilità politica. Per questo presenteremo un emendamento congiunto che ne preveda l’abrogazione nella seduta del Consiglio in cui si discuterà del TFM”.
“Abrogheremo la norma sul trattamento di fine mandato approvata il 27 luglio – dichiara la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone – e francamente sono convinta che sia giusto così. Questo non era il tempo maturo e se ne avessimo discusso apertamente e in maniera più approfondita, certo ci saremmo evitati cinquanta giorni di dibattiti mediatici sull’argomento.
Per questo motivo lo scorso lunedì avevo convocato una capigruppo urgente, perché la discussione doveva approdare in Aula e lì il TFM essere confermato o abrogato.
La decisione di oggi, responsabilmente assunta con i capigruppo, di maggioranza e di minoranza, conferma l’indirizzo che questa Assemblea regionale ha manifestato sin dal suo insediamento. Stiamo lavorando con impegno per la crescita di questa comunità guardando al bene della società pugliese. Basta pensare che domani, per esempio, arriverà in Aula la legge sulla parità retributiva tra uomo e donna: un abominio, quello della persistente disparità, al quale la Puglia, fra le prime regioni in Italia, dà una risposta certa; così come la mozione, approvata dal Consiglio regionale sulle priorità che il PNRR dovrà assicurare per la Regione Puglia. Sono solo esempi di un lavoro che continuerà per tutta la legislatura.
Ripensare a quanto fatto fino ad ora rende ancora più sofferto quanto accaduto: non perché fosse errato adeguarsi all’intesa Stato-Regioni e riallineare il trattamento dei Consiglieri pugliesi a quelli delle altre Regioni (che fino ad oggi hanno continuato ad erogare per intero il trattamento di fine mandato, come succede anche per i sindaci, i presidenti delle province e i parlamentari, ai sensi delle leggi nazionali vigenti). Ma perché mai come oggi, è indispensabile utilizzare ogni energia ed ogni disponibilità finanziaria per la crescita della comunità pugliese”.
Per questo motivo lo scorso lunedì avevo convocato una capigruppo urgente, perché la discussione doveva approdare in Aula e lì il TFM essere confermato o abrogato.
La decisione di oggi, responsabilmente assunta con i capigruppo, di maggioranza e di minoranza, conferma l’indirizzo che questa Assemblea regionale ha manifestato sin dal suo insediamento. Stiamo lavorando con impegno per la crescita di questa comunità guardando al bene della società pugliese. Basta pensare che domani, per esempio, arriverà in Aula la legge sulla parità retributiva tra uomo e donna: un abominio, quello della persistente disparità, al quale la Puglia, fra le prime regioni in Italia, dà una risposta certa; così come la mozione, approvata dal Consiglio regionale sulle priorità che il PNRR dovrà assicurare per la Regione Puglia. Sono solo esempi di un lavoro che continuerà per tutta la legislatura.
Ripensare a quanto fatto fino ad ora rende ancora più sofferto quanto accaduto: non perché fosse errato adeguarsi all’intesa Stato-Regioni e riallineare il trattamento dei Consiglieri pugliesi a quelli delle altre Regioni (che fino ad oggi hanno continuato ad erogare per intero il trattamento di fine mandato, come succede anche per i sindaci, i presidenti delle province e i parlamentari, ai sensi delle leggi nazionali vigenti). Ma perché mai come oggi, è indispensabile utilizzare ogni energia ed ogni disponibilità finanziaria per la crescita della comunità pugliese”.