Tre pazienti intubati nel reparto di rianimazione Covid del Policlinico di Bari, due dei quali poco più che 40enni con polmoniti particolarmente gravi e tutti non vaccinati. Lo riporta Repubblica Bari in un focus sulla pandemia in Puglia. “Qui al Policlinico gestiamo prevalentemente i pazienti gravissimi, magari che hanno bisogno di Ecmo, oppure pazienti con patologie correlate e che hanno bisogno anche di altro tipo di assistenza specialistica”. A parlare è il professor Salvatore Grasso, primario del reparto di terapia intensiva del Policlinico di Bari.
“Non abbiamo mai avuto zero pazienti, anche durante l’estate abbiamo avuto un piccolo movimento di pazienti che è diventato un po’ più importante dopo Ferragosto – dice – ma rispetto alla scorsa primavera i numeri dei ricoveri sono notevolmente inferiori, anche se stiamo vedendo pazienti che sviluppano forme molto brutte, prevalentemente da variante Delta, anche abbastanza giovani, e tutti non vaccinati”.
Nel suo reparto Grasso ha curato anche cinque donne che avevano appena partorito, tutte risultate positive al Covid con sintomi importanti e tutte non vaccinate durante la gravidanza. L’ultima è stata dimessa dalla Rianimazione due giorni fa e trasferita nel reparto di malattie infettive. Con i pazienti, quando sono coscienti e non intubati, e non è il caso dei tre attualmente ricoverati, i medici parlano delle loro condizioni, per incoraggiarli e rassicurarli.
“È capitato con un paio di pazienti con cui si era sviluppato un rapporto più amichevole – spiega il primario – di parlare della loro scelta di non vaccinarsi. Alcuni lo fanno per convinzione, altri per indecisione”. Quei due, dopo essere finiti in Rianimazione e aver rischiato la vita a causa delle conseguenze del Covid, “mi dissero di essersi resi conto di aver sbagliato”. “Per questi pazienti è un momento molto particolare e quindi cerchiamo di non mortificarli e di non infierire sulla scelta che avevano fatto di non vaccinarsi, ma quello che noi cerchiamo di far capire loro – dice ancora Grasso – è che del sistema sanitario si possono fidare, che noi siamo qui per aiutarli”.
“È anche molto utile – continua – che i parenti vengano a trovarli, se desiderano farlo, completamente bardati e muniti di Green Pass”. Quindi al momento i pazienti sono pochi ma con sintomi gravi e sempre non vaccinati. Nella stagione autunnale e invernale alle porte “considerando che la Puglia ha vaccinato tanto – aggiunge Grasso – non mi aspetto dei numeri esorbitanti, forse qualche caso in più, e spero di non essere smentito nei fatti, ma non mi aspetto ondate così importanti come quelle di marzo-aprile”.
Quello che però Grasso teme sono “nuove varianti maligne. Quello che mi fa paura è una circolazione di nuove varianti più resistenti al vaccino, magari provenienti da Paesi dove vaccinano poco e il virus circola di più. Quindi credo che la cosa più importante adesso sia continuare a vaccinare a tappeto e, a livello globale, vaccinare anche tutta la popolazione delle aree più povere. Il mondo ormai è interconnesso in maniera talmente stretta che la corsa contro il tempo è questa”. (fonte Repubblica Bari) – foto da focus.it –