È l’ultimo rapporto, il più aggiornato. Misura in maniera sempre più attendibile l’impatto dei vaccini sul decorso delle infezioni Covid in parallelo col progredire della campagna che estende l’immunizzazione su fasce sempre più ampie della popolazione. Il periodo preso in esame dall’Istituto Superiore di Sanità, che lo ha redatto, comprende gli ultimi 30 giorni. Si tratta di un’istantanea più accurata perché i numeri di vaccinati sono ormai nell’ordine di diversi milioni e permettono riflessioni ponderate sulla differenza tra chi vaccinato lo è e chi ancora no. Il primo effetto è l’efficacia complessiva della vaccinazione che «è superiore al 70% nel prevenire l’infezione in vaccinati con ciclo incompleto» e «superiore all’88% per i vaccinati con ciclo completo». L’efficacia nel prevenire l’ospedalizzazione sale «all’ 80,8% con ciclo incompleto» e «al 94,6% con ciclo completo». Mentre «nel prevenire i ricoveri in terapia intensiva è pari all’88,1% con ciclo incompleto e al 97,3% con ciclo completo». Sui decessi la diapositiva è incoraggiante: «L’efficacia è pari a 79% con ciclo incompleto e al 95,8% con ciclo completo». Con una nota metodologica: si tratta di stime che non tengono in conto fattori che potrebbero influire nella valutazione come la presenza nei soggetti infetti di «comorbidità», cioè con patologie che potrebbero moltiplicare il rischio. (fonte Corriere della Sera)