Ieri pomeriggio, Candela ha accolto l’avvocato generale dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli, in occasione del convegno ‘L’eolico nel contesto dei Monti Dauni – Analisi della sentenza della Corte Costituzionale n. 46 del 3 marzo 2021’, momento di confronto sull’importante tema dei ristori economici dovuti ai Comuni da parte delle società eoliche. L’evento moderato dal prefetto Michele di Bari ha registrato una grande partecipazione di pubblico: tra le Istituzioni presenti, il questore di Foggia, dott. Paolo Siena, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, cui si sono aggiunti molti Sindaci di Capitanata e tantissimi cittadini, a riprova di come questo sia un tema molto sentito per il nostro territorio.
Dopo i saluti del dott. Carmine Esposito, Prefetto di Foggia, dell’assessore regionale al Welfare, Rosa Barone, a fare gli onori di casa, il sindaco di Candela e presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, che ha sottolineato l’importanza strategica del territorio di Capitanata ricco di risorse ambientali ma che si ritrova povero dal punto di vista economico a causa del mancato rispetto, da parte delle società eoliche, delle convenzioni stipulate con gli enti locali.
Il presidente Gatta ha espresso la necessità di promuovere ogni utile iniziativa per fare rete tra i diversi livelli di governo territoriali .
L’Avvocato Generale dello Stato è entrata nel vivo della sentenza della Corte Costituzionale che ha segnato un primo importante punto a favore degli enti locali, riconoscendo la legittimità delle convenzioni stipulate e ha ribadito l’impegno dell’Avvocatura dello Stato nella tutela degli interessi generali. Dopo gli interventi, un interessante dibattito durante il quale hanno preso la parola alcuni sindaci, l’on. Giorgio
Lovecchio, la sen. Gisella Naturale e il Consigliere Regionale Antonio Tutolo.
Un importante giornata di confronto e riflessione su un tema che interessa molti Comuni della Capitanata. Come concluso dal prefetto Michele di Bari, facendo sintesi dei vari interventi e proposti, si avverte il bisogno di continuare sui percorsi di stretta legalità per rendere esecutivi i contenuti della sentenza della Corte Costituzionale.