Il vescovo sostituisce il parroco del paese e il sindaco con tutta l’amministrazione comunale, per protesta, non prendono parte alle celebrazioni religiose previste nel pomeriggio di oggi in onore di Sant’Antonio. Lo ha deciso il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia, che annuncia questa sua protesta con un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune Foggiano.
“Da ieri mattina è ufficiale la notizia – scrive – del trasferimento del nostro parroco, don Stefano, ad altra sede. Una decisione giunta come un fulmine a ciel sereno che ha scosso le coscienze di noi tutti”. Coscia ricorda che “don Stefano, in questo poco tempo, non è stato solo un sacerdote per la Comunità di Carlantino ma è stato un ‘costruttore’ di speranza. Sono stati messi in campo tanti progetti condivisi anche con l’amministrazione comunale”.
Poi l’affondo al vescovo Giuseppe Giuliano della diocesi Lucera-Troia: “Il vescovo è libero di fare le sue scelte, ma anche noi siamo liberi di fare le nostre. Per questo motivo l’amministrazione da me rappresentata non prenderà parte alla funzione religiosa in segno di protesta contro una decisione incomprensibile”.
Ma se a Carlantino monta la rabbia, a Roseto Valfortore, dove don Stefano è stato trasferito, si festeggia. Così la pagina Facebook “Santa Maria Assunta Roseto Valfortore”: “Carissimi,
con grande gioia rendiamo noto che il Vescovo della Diocesi di Lucera-Troia, S. Ecc. Rev.ma Mons. Giuseppe Giuliano, ha nominato parroco della nostra Parrocchia S. Maria Assunta in Cielo in Roseto Valfortore, il Rev. Sac. Don Stefano Mercurio Tronco, finora parroco di Carlantino e Amministratore Parrocchiale di Celenza Valfortore. Preghiamo e ringraziamo il signore per il dono del nuovo parroco scelto da Dio per guidare la nostra comunità parrocchiale.
Benvenuto don Stefano, la Vergine Maria “Regina del Monte Carmelo” e San Filippo Neri nostro Patrono ti siano accanto nel tuo ministero!”