
Dopo un’interminabile udienza preliminare di circa 6 ore, sono stati rinviati a giudizio i quattro rapinatori arrestati nell’inchiesta sull’omicidio di Francesco Traiano, il titolare del bar “Gocce di Caffè” colpito da una coltellata al volto il 17 settembre 2020. La vittima morì in ospedale il 9 ottobre successivo. Per questo fatto di cronaca, uno dei più cruenti avvenuti a Foggia negli ultimi anni, vennero arrestati 5 giovani del posto: Antonio Bernardo, 24 anni alias “u stagnr”, Christian Consalvo, 21 anni detto “pallina”, Antonio Tufo, 21 anni “u giall”, Simone Pio Amorico, 22 anni e il minorenne A.C., 17 anni, quest’ultimo accusato di aver inferto la ferita mortale al povero Francesco. Il minorenne è sotto processo a Bari (prossima udienza a giugno, ndr) mentre gli altri quattro sono stati sottoposti ad udienza preliminare nella giornata di oggi presso il tribunale di Foggia. Al termine, il giudice ha rinviato tutti gli indagati a giudizio davanti alla Corte d’Assise il prossimo 18 giugno, con le accuse, a vario titolo, di omicidio, rapina e furto. Al momento sono tutti in carcere, ma Amorico per altri reati. Riguardo a questa vicenda, il 22enne foggiano fu l’unico sottoposto ai domiciliari. I difensori avevano chiesto il rito abbreviato, istanza rigettata. Si sono costituiti parte civile la famiglia di Francesco, oggi era presente in aula il nipote Alfredo, il Comune di Foggia e la Camera di Commercio. (In alto, in foto, la vittima Francesco Traiano; a destra, due degli indagati, Consalvo e Bernardo)