Stop alle somministrazioni di AstraZeneca in Puglia. Domenica 2 maggio è previsto l’arrivo di 120mila dosi del vaccino anglosvedese, ma saranno destinati ai richiami, in particolare alle forze dell’ordine e al personale scolastico. Per effetto di questa necessità, la prossima settimana saranno sospese anche le vaccinazioni nella fascia fra 79 e 60 anni senza fragilità (prosegue invece la vaccinazione di ultra 80enni e fragili con Pfizer, Moderna e J&J).
Ieri sono arrivate 150mila dosi Pfizer. “Con l’arrivo delle nuove dosi Pfizer da Roma abbiamo immediatamente ripreso ad approvvigionare i medici di medicina generale della Puglia in modo che possano procedere con le vaccinazioni programmate dei loro pazienti più fragili e anziani – afferma l’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco -. Colgo l’occasione per ringraziare tutta la categoria dei medici di medicina generale per il capillare lavoro che stanno portando avanti nonostante le difficoltà legate alla complessità della campagna e con un impegno che va certamente al di là di qualsiasi accordo contrattuale. Oggi terremo un incontro con tutti gli ordini dei medici della Puglia e con i coordinatori della medicina di base delle ASL per fare un punto sull’avanzamento della campagna vaccinale, ascoltare direttamente le loro proposte e rinnovare lo spirito di grande collaborazione che in questo momento unisce tutta la sanità nel contrasto al coronavirus”.
Domenica insieme alle 124mila dosi AstraZeneca, dovrebbero arrivare 16mila 900 dosi Moderna e 10mila 500 di J&J. E mercoledì prossimo sono previste altre 150mila dosi Pfizer. “Con questo ritmo – fa notare Lopalco a Repubblica – potremmo assicurarci 600mila dosi Pfizer al mese. Sicuramente Pfizer e Moderna verranno somministrati anche nella fascia 79-60enni”. Intanto, si attendono le indicazioni per le vaccinazioni nelle aziende. Sul punto è intervenuto il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, che ha chiesto l’audizione dell’assessore Lopalco in commissione sanità per conoscere come la Regione si stia organizzando per la vaccinazione nelle aziende, prevista da un protocollo nazionale.
“Dal prossimo mese di maggio sarà possibile somministrare i vaccini anti-covid all’interno delle aziende, in virtù di un protocollo nazionale firmato il 6 aprile scorso – ha spiegato -, finalizzato all’attivazione di punti straordinari nei luoghi di lavoro. A poche ore però dall’entrata in vigore del suddetto protocollo le imprese pugliesi che intendono avvalersi di questa possibilità non ne sanno nulla. Riavvolgiamo il nastro per fare chiarezza. Il protocollo prevede, tra l’altro, che: a) i datori di lavoro – singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratori, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria – possono manifestare la disponibilità ad attrezzare punti straordinari di vaccinazione in favore dei propri dipendenti che ne facciano volontariamente richiesta; b) che i costi per la realizzazione e la gestione, compresi quelli per la somministrazione, sono interamente a carico del datore di lavoro, mentre è a carico della Regione la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e per la registrazione delle vaccinazioni eseguite.
Al proposito, il Ministero della salute, quello del lavoro e delle politiche sociali, d’intesa con la Conferenza delle Regioni, con il commissario straordinario per il contrasto dell’emergenza epidemiologica e con il contributo tecnico-scientifico dell’Inail, hanno adottato uno specifico documento – valido sull’intero territorio nazionale – che invita le aziende che intendono avvalersi di questa possibilità a darne comunicazione alla ASL di riferimento provinciale.
Orbene, a fronte di una grande aspettativa e disponibilità che quotidianamente viene manifestata dalle aziende, ad oggi nulla sappiamo a riguardo delle modalità con le quali l’Assessorato regionale alle politiche della salute intende attuare il protocollo nazionale, per cui le aziende interessate non sanno come procedere.
Per questo motivo – conclude -, ho chiesto al presidente della terza commissione, Mauro Vizzino, di convocare in audizione l’assessore Pierluigi Lopalco perché illustri il percorso che si intende intraprendere per dare attuazione al suddetto protocollo che rappresenta un’importante attività di sanità pubblica che, pur agendo in termini di prevenzione nei luoghi di lavoro, apporterà un notevolissimo beneficio nella direzione della tutela della salute della collettività”.