Dall’inizio dell’anno per 28 volte il questore di Foggia ha detto “no” alle richiesta di rilascio e rinnovo di licenze di porto d’armi per uso caccia e tiro al volto, “per carenza da parte dei richiedenti dei requisiti di affidabilità e buona condotta. A carico di alcuni di coloro che hanno avanzato richiesta di licenza vedendosela negata” rende noto la Questura in un comunicato “ci sono reati contro il patrimonio, la libertà sessuale e l’uso di droga”. Inoltre la Questura, in seguito agli accertamenti della divisione di polizia amministrativa, “ha adottato 16 decreti di revoca della licenza di porto d’armi per caccia e tiro a volo, nei confronti di persone responsabili di porto illegale d’arma, minaccia aggravato, spaccio di droga, atti persecutori, violenza sessuale e tentato omicidio. Questo tipo di misure è finalizzato a prevenire la commissione di reati: e si basa sulla necessità di accertare la completa affidabilità” di chi ha il possesso legittimo di un’arma.