Prendono il via la progettazione esecutiva e la realizzazione del raddoppio dei binari del primo lotto della linea Termoli – Lesina, tra Lesina e Ripalta (FG). Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha consegnato oggi l’incarico dei lavori a un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) aggiudicatario dell’appalto. A comunicare la notizia è il Gruppo FS. Come si spiega nella nota l’intervento prevede il raddoppio di circa 7 km di linea con la realizzazione di un tratto in viadotto a 47 campate. Un’opera d’arte che consentirà, tra l’altro, di superare lo storico problema degli allagamenti della linea ferroviaria causati dalle esondazioni del fiume Fortore.
I lavori fanno parte del raddoppio degli ultimi 32 km di linea Adriatica, tra Termoli e Lesina, che elimineranno il famoso “collo di bottiglia” permettendo di aumentare la capacità (ossia il numero potenziale di corse), e di velocizzare e regolarizzare il traffico ferroviario sulla direttrice Lecce -Bologna.
Le attività vedranno impegnate a regime circa 200 persone, tra lavoratori diretti e dell’indotto, con ricadute positive sull’economia locale. L’attivazione è prevista nel 2025. L’investimento complessivo è di 106 milioni di euro.
Arriva il plauso dall’europarlamentare leghista Massimo Casanova che da tempo, da lesinese d’adozione, si era fatto difensore dell’infrastruttura. “Oggi è un bel giorno per le regioni meridionali della fascia adriatica. Finalmente la Commissione Tecnica VIA ha emesso parere positivo – con prescrizioni – sull’attesissimo intervento infrastrutturale di raddoppio dei binari ferroviari nel tratto Termoli – Lesina, al confine tra Molise e Puglia. Trattandosi di procedimento ex Legge Obiettivo 443/2001, si necessita ora, infatti, solo dell’autorizzazione del MIT per l’avvio dei lavori, che condurranno finalmente all’eliminazione di quel ‘collo di bottiglia’ che ne ha sempre rallentato la funzionalità. Una vittoria per la Lega e per il lavoro di pressing personalmente svolto sino ad oggi, coadiuvato dai nostri parlamentari, a beneficio e modernizzazione di quel tratto ferroviario, ancora oggi – lo ricordo – a binario unico, con tutto quel che questo ha significato in termini di rallentamento dei collegamenti e dell’economia dei territori”.
“Sono lieto che anche Rfi abbia accettato di migliorare il progetto per renderlo compatibile alle questioni ambientali che insistono nella zona, così pronunciando una parla chiara e definitiva sull’importanza (e la possibilità) di far coesistere tutela del paesaggio e modernizzazione del Paese, come da sempre propugna la Lega. L’Italia e l’economia italiana hanno bisogno di crescere e correre. L’intervento sulla Termoli – Lesina è un tassello importante che si inserisce in questa prospettiva. Il Sud ha fame di infrastrutture”.