Nulla di fatto al tavolo del centrodestra per la presidenza del Consiglio del Comune di Foggia. La mediazione sull’azzurro Raffaele Di Mauro sembra sfumata, per l’estrema offerta politica in campo. Una sua elezione, del resto, comporterebbe la sostituzione del suo riferimento in Giunta l’assessora alla Polizia Municipale, Loretti.
Ecco perché al tavolo i partiti insieme al sindaco Franco Landella hanno avanzato altre opzioni, mentre altre ancora, come quella del primo degli eletti Max Di Fonso oggi in forza ai Popolari Pugliesi, si affacciano tra contrattazioni e ricatti di dimissioni notarili.
Resta in campo l’esperienza di Lucio Ventura assai apprezzato dall’aula. Tra i giovani per la carta del cambiamento, insieme alla scelta di genere di Concetta Soragnese, ci sono l’altro leghista mirandiano Salvatore de Martino e il terzo degli eletti Dario Iacovangelo.
Non è escluso che alla fine, però, il prescelto sia pescato tra i meloniani. Insieme alla papabile Erminia Roberto si fa strada l’ipotesi di Ciccio D’Emilio, il cui maggior oppositore era Bruno Longo.
Intanto dalle opposizioni c’è il tentativo di contrapporre un loro nome alternativo, che al momento non c’è. Mercoledì Pd, civici e M5S si aggiorneranno.
Chi sicuramente non voterà è l’ex presidente Leo Iaccarino, ancora fortemente deluso dalla sua coalizione.