Solo due dipendenti, gli imputati Zuffano e Pertosa, 2 su 10, si sono presentati questa mattina nel processo contro i 10 presunti furbetti del Consorzio per la Bonifica accusati di mobbing nei confronti del collega Ciavarella e assenteismo dal posto di lavoro, la sede consortile di Palude Lauro a Lesina. Tutto rinviato addirittura al primo ottobre, “causa Covid”. Per far presenziare tutti sarà utilizzata l’aula della Corte d’Assise, così come deciso dal giudice Cascella. Per quella data è atteso anche il presidente del Consorzio, Giuseppe De Filippo.
“Non c’è giustizia, a Palude Lauro ci hanno fatto ammalare, il presidente sapeva tutto quello che accadeva ma ha fatto finta di niente. Perché usano il Covid per assentarsi? Perché questa mattina non sono stati prelevati dalle forze dell’ordine?”, si chiede la moglie della vittima.
Il timore della famiglia Ciavarella è che tutto venga derubricato dalla prescrizione e che nessuno paghi le violenze psicologiche subite dal dipendente, lasciato solo a gestire le pompe idrovore lesinesi tra i rifiuti.