10 scuole comunali per l’infanzia, 52 lavoratrici dai 12 ai 16 anni di servizio nell’educazione e nella pedagogia, una cooperativa, la Astra che espleta il servizio dal 2016, e 3 mensilità non pagate per mancata erogazione delle spettanze da parte del Comune di Foggia.
Hanno protestato sotto Palazzo di Città ottenendo un incontro col sindaco Franco Landella, le operatrici dell’infanzia che da novembre lottano per i loro diritti.
A fine febbraio scade loro il contratto e ancora non sanno quale sarà il loro futuro.
“Stiamo aspettando delle risposte, a differenza della Coop che gestisce il nido Tommy Onofri, per noi il Comune non interviene. Il contratto con Astra termina il 28 febbraio e da novembre non abbiamo stipendi. Il sindacato è silente nonostante ci siamo adoperate per sensibilizzare questo stato di cose. Viviamo di questo lavoro, siamo monoreddito quasi tutte”, spiega Rita la leader.
Fino a novembre, ogni 49 giorni, l’amministrazione versava il canone, poi più nulla. “Si dice che con il subentro di funzionari nuovi ci siano stati degli intoppi. Altri ci hanno fatto capire che ci sono frizioni tra il sindaco e il presidente della cooperativa. Ma con queste problematiche noi che c’entriamo? Noi stiamo dando una prestazione in pieno Covid. I bambini sono sempre venuti a scuola”, specificano a l’Immediato. Sono circa 18 i bambini per ogni sezione. “In questo momento ci penalizzano, tanti altri servizi li hanno assorbiti, per noi da 16 anni continua la esternalizzazione. Che fine faremo il primo marzo? Dicembre gennaio e febbraio non pagati: delle loro beghe noi ce ne freghiamo. Ci viene negato un nostro diritto”.
Al ritorno dal colloquio col sindaco le lavoratrici hanno saputo qualcosa che le ha immobilizzate: l’amministrazione potrebbe decidere di bandire una nuova gara per un cambio d’appalto a giugno anziché prorogare il servizio ad Astra.