
Foggia piange Marco Ferrazzano, il giovane scomparso nel pomeriggio del 22 gennaio scorso e ritrovato morto sui binari all’altezza di via Sprecacenere. L’esito dell’esame del Dna ha confermato i sospetti della famiglia; è Marco la persona investita, proprio il giorno della scomparsa, da un treno in corsa all’altezza di via Sprecacenere. “Non si è mai preparati ad una notizia del genere – ha detto il padre a ‘Chi l’ha visto?’ -. In cuor mio speravo sempre di ritrovare Marco, pur sapendo che le probabilità di riabbracciarlo erano minime. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato una mano e che ci sono vicini in questo tragico momento”.
Marco sarebbe stato vittima di bullismo. Alcuni video pubblicati sul web sono spariti, filmati delle prepotenze su di lui diffusi in rete. “Qualcuno è responsabile della sua scomparsa? È collegata al furto del suo cellulare?”, i quesiti della trasmissione di Rai 3. L’inchiesta – che oggi ha avuto il triste epilogo – sta svelando l’esistenza di una rete di bulli che a Foggia avrebbe preso di mira una serie di persone in difficoltà. Tra queste proprio Marco, “attore inconsapevole” sui social network dove persone senza scrupoli postavano video nei quali il giovane veniva bullizzato. “Di Marco giravano molti video su una pagina Instagram, ‘Comiche Foggiane’ (poi sparita, ndr) che lo ritraevano mentre veniva insultato – ha riferito una telespettatrice -. Cercavano di farlo arrabbiare gli facevano scherzi”. I parenti del giovane hanno così commentato: “Squallido. Non capiamo cosa ci sia da ridere. Sono tutti capaci di riprendere un ragazzo che sta male”.
Nonostante ‘Comiche Foggiane’ sia stata rimossa, su Instagram continuano a circolare alcuni video pubblicati allo scopo di individuare gli aguzzini. In un filmato si notano i bulli – uno travestito dal personaggio horror Samara – mentre sghignazzano e sbeffeggiano un uomo in evidente stato di difficoltà. Nei commenti gli appelli a riconoscere i responsabili delle violenze. In alto, un frame tratto dal filmato in questione.
Morte Marco, Landella: “Grande dolore che obbliga tutti a riflettere”
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