“Per la campagna vaccinale anti covid la regione Puglia ha inteso non avvalersi della collaborazione dei medici di famiglia. Ricordo a me stesso che i medici di famiglia hanno un’esperienza ultra decennale nelle campagne vaccinali anti influenzale. Potevamo essere uno dei pezzi da utilizzare in questa complessa campagna vaccinale”. Lo dichiara il medico ed ex presidente dell’Ordine di Foggia, Salvatore Onorati.
“Il personale scolastico, ad esempio, lo stesso a cui abbiamo somministrato, ad inizio anno scolastico, il test sierologico, poteva, essere vaccinato da noi utilizzando il vaccino facile da conservare, come facciamo per il vaccino antinfluenzale. Potevamo essere utili anche noi per facilitare, per tutti, la fuoriuscita da questo stramaledetto incubo. Potevamo essere utili, possiamo essere ancora utili se la dirigenza politica regionale dovesse fare resipiscenza e rivedere il provvedimento che ci esclude”.
Sulla questione è intervenuta anche Italia Viva Puglia. “Facciamo fatica a comprendere le ragioni che hanno spinto la nostra regione a non coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid-19”. “Leggiamo quotidianamente interventi pubblici dei
medici di famiglia e dei loro rappresentanti di categoria che si rivolgono ai propri pazienti con la frustrazione di chi non ha risposte da dare a quanti chiedono informazioni su quando e come sarà possibile vaccinarsi – continuano i coordinatori -. Eppure
coinvolgere i medici di base sarebbe stata la cosa più semplice di questo mondo! Ciascun medico ha nel proprio database l’elenco completo degli assistiti, a partire dagli ultra ottantenni e dell’intero nucleo familiare. I medici di famiglia conoscono meglio di chiunque altro le condizioni dei loro assistiti, se possono muoversi di casa o se hanno bisogno della vaccinazione a domicilio. Possono svolgere azione di persuasione alla vaccinazione senza aspettare che si decidano a farla spontaneamente o che si affidino alle informazioni della rete.
Eppure proprio i medici di medicina generale sono stati protagonisti positivi in questo periodo di emergenza nella vaccinazione antinfluenzale. La Regione Puglia ha commesso a nostro avviso un grave errore prevedendo un sistema organizzativo che bypassa la medicina territoriale”.
Italia Viva Puglia coinvolgerà i rappresentanti nazionali di Italia Viva affinchè il nuovo governo dia un indirizzo ben preciso alle regioni perchè “ci sembra assurdo avere a disposizione questo patrimonio e non metterlo a frutto nella più grande vaccinazione di massa della storia”.
“Per la campagna vaccinale anti covid la regione Puglia ha inteso non avvalersi della collaborazione dei medici di famiglia. Ricordo a me stesso che i medici di famiglia hanno un’esperienza ultra decennale nelle campagne vaccinali anti influenzale. Potevamo essere uno dei pezzi da utilizzare in questa complessa campagna vaccinale”. Lo dichiara il medico ed ex presidente dell’Ordine di Foggia, Salvatore Onorati.
“Il personale scolastico, ad esempio, lo stesso a cui abbiamo somministrato, ad inizio anno scolastico, il test sierologico, poteva, essere vaccinato da noi utilizzando il vaccino facile da conservare, come facciamo per il vaccino antinfluenzale. Potevamo essere utili anche noi per facilitare, per tutti, la fuoriuscita da questo stramaledetto incubo. Potevamo essere utili, possiamo essere ancora utili se la dirigenza politica regionale dovesse fare resipiscenza e rivedere il provvedimento che ci esclude”.
Sulla questione è intervenuta anche Italia Viva Puglia. “Facciamo fatica a comprendere le ragioni che hanno spinto la nostra regione a non coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid-19”. “Leggiamo quotidianamente interventi pubblici dei
medici di famiglia e dei loro rappresentanti di categoria che si rivolgono ai propri pazienti con la frustrazione di chi non ha risposte da dare a quanti chiedono informazioni su quando e come sarà possibile vaccinarsi – continuano i coordinatori -. Eppure
coinvolgere i medici di base sarebbe stata la cosa più semplice di questo mondo! Ciascun medico ha nel proprio database l’elenco completo degli assistiti, a partire dagli ultra ottantenni e dell’intero nucleo familiare. I medici di famiglia conoscono meglio di chiunque altro le condizioni dei loro assistiti, se possono muoversi di casa o se hanno bisogno della vaccinazione a domicilio. Possono svolgere azione di persuasione alla vaccinazione senza aspettare che si decidano a farla spontaneamente o che si affidino alle informazioni della rete.
Eppure proprio i medici di medicina generale sono stati protagonisti positivi in questo periodo di emergenza nella vaccinazione antinfluenzale. La Regione Puglia ha commesso a nostro avviso un grave errore prevedendo un sistema organizzativo che bypassa la medicina territoriale”.
Italia Viva Puglia coinvolgerà i rappresentanti nazionali di Italia Viva affinchè il nuovo governo dia un indirizzo ben preciso alle regioni perchè “ci sembra assurdo avere a disposizione questo patrimonio e non metterlo a frutto nella più grande vaccinazione di massa della storia”.
“Per la campagna vaccinale anti covid la regione Puglia ha inteso non avvalersi della collaborazione dei medici di famiglia. Ricordo a me stesso che i medici di famiglia hanno un’esperienza ultra decennale nelle campagne vaccinali anti influenzale. Potevamo essere uno dei pezzi da utilizzare in questa complessa campagna vaccinale”. Lo dichiara il medico ed ex presidente dell’Ordine di Foggia, Salvatore Onorati.
“Il personale scolastico, ad esempio, lo stesso a cui abbiamo somministrato, ad inizio anno scolastico, il test sierologico, poteva, essere vaccinato da noi utilizzando il vaccino facile da conservare, come facciamo per il vaccino antinfluenzale. Potevamo essere utili anche noi per facilitare, per tutti, la fuoriuscita da questo stramaledetto incubo. Potevamo essere utili, possiamo essere ancora utili se la dirigenza politica regionale dovesse fare resipiscenza e rivedere il provvedimento che ci esclude”.
Sulla questione è intervenuta anche Italia Viva Puglia. “Facciamo fatica a comprendere le ragioni che hanno spinto la nostra regione a non coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid-19”. “Leggiamo quotidianamente interventi pubblici dei
medici di famiglia e dei loro rappresentanti di categoria che si rivolgono ai propri pazienti con la frustrazione di chi non ha risposte da dare a quanti chiedono informazioni su quando e come sarà possibile vaccinarsi – continuano i coordinatori -. Eppure
coinvolgere i medici di base sarebbe stata la cosa più semplice di questo mondo! Ciascun medico ha nel proprio database l’elenco completo degli assistiti, a partire dagli ultra ottantenni e dell’intero nucleo familiare. I medici di famiglia conoscono meglio di chiunque altro le condizioni dei loro assistiti, se possono muoversi di casa o se hanno bisogno della vaccinazione a domicilio. Possono svolgere azione di persuasione alla vaccinazione senza aspettare che si decidano a farla spontaneamente o che si affidino alle informazioni della rete.
Eppure proprio i medici di medicina generale sono stati protagonisti positivi in questo periodo di emergenza nella vaccinazione antinfluenzale. La Regione Puglia ha commesso a nostro avviso un grave errore prevedendo un sistema organizzativo che bypassa la medicina territoriale”.
Italia Viva Puglia coinvolgerà i rappresentanti nazionali di Italia Viva affinchè il nuovo governo dia un indirizzo ben preciso alle regioni perchè “ci sembra assurdo avere a disposizione questo patrimonio e non metterlo a frutto nella più grande vaccinazione di massa della storia”.
“Per la campagna vaccinale anti covid la regione Puglia ha inteso non avvalersi della collaborazione dei medici di famiglia. Ricordo a me stesso che i medici di famiglia hanno un’esperienza ultra decennale nelle campagne vaccinali anti influenzale. Potevamo essere uno dei pezzi da utilizzare in questa complessa campagna vaccinale”. Lo dichiara il medico ed ex presidente dell’Ordine di Foggia, Salvatore Onorati.
“Il personale scolastico, ad esempio, lo stesso a cui abbiamo somministrato, ad inizio anno scolastico, il test sierologico, poteva, essere vaccinato da noi utilizzando il vaccino facile da conservare, come facciamo per il vaccino antinfluenzale. Potevamo essere utili anche noi per facilitare, per tutti, la fuoriuscita da questo stramaledetto incubo. Potevamo essere utili, possiamo essere ancora utili se la dirigenza politica regionale dovesse fare resipiscenza e rivedere il provvedimento che ci esclude”.
Sulla questione è intervenuta anche Italia Viva Puglia. “Facciamo fatica a comprendere le ragioni che hanno spinto la nostra regione a non coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid-19”. “Leggiamo quotidianamente interventi pubblici dei
medici di famiglia e dei loro rappresentanti di categoria che si rivolgono ai propri pazienti con la frustrazione di chi non ha risposte da dare a quanti chiedono informazioni su quando e come sarà possibile vaccinarsi – continuano i coordinatori -. Eppure
coinvolgere i medici di base sarebbe stata la cosa più semplice di questo mondo! Ciascun medico ha nel proprio database l’elenco completo degli assistiti, a partire dagli ultra ottantenni e dell’intero nucleo familiare. I medici di famiglia conoscono meglio di chiunque altro le condizioni dei loro assistiti, se possono muoversi di casa o se hanno bisogno della vaccinazione a domicilio. Possono svolgere azione di persuasione alla vaccinazione senza aspettare che si decidano a farla spontaneamente o che si affidino alle informazioni della rete.
Eppure proprio i medici di medicina generale sono stati protagonisti positivi in questo periodo di emergenza nella vaccinazione antinfluenzale. La Regione Puglia ha commesso a nostro avviso un grave errore prevedendo un sistema organizzativo che bypassa la medicina territoriale”.
Italia Viva Puglia coinvolgerà i rappresentanti nazionali di Italia Viva affinchè il nuovo governo dia un indirizzo ben preciso alle regioni perchè “ci sembra assurdo avere a disposizione questo patrimonio e non metterlo a frutto nella più grande vaccinazione di massa della storia”.
“Per la campagna vaccinale anti covid la regione Puglia ha inteso non avvalersi della collaborazione dei medici di famiglia. Ricordo a me stesso che i medici di famiglia hanno un’esperienza ultra decennale nelle campagne vaccinali anti influenzale. Potevamo essere uno dei pezzi da utilizzare in questa complessa campagna vaccinale”. Lo dichiara il medico ed ex presidente dell’Ordine di Foggia, Salvatore Onorati.
“Il personale scolastico, ad esempio, lo stesso a cui abbiamo somministrato, ad inizio anno scolastico, il test sierologico, poteva, essere vaccinato da noi utilizzando il vaccino facile da conservare, come facciamo per il vaccino antinfluenzale. Potevamo essere utili anche noi per facilitare, per tutti, la fuoriuscita da questo stramaledetto incubo. Potevamo essere utili, possiamo essere ancora utili se la dirigenza politica regionale dovesse fare resipiscenza e rivedere il provvedimento che ci esclude”.
Sulla questione è intervenuta anche Italia Viva Puglia. “Facciamo fatica a comprendere le ragioni che hanno spinto la nostra regione a non coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid-19”. “Leggiamo quotidianamente interventi pubblici dei
medici di famiglia e dei loro rappresentanti di categoria che si rivolgono ai propri pazienti con la frustrazione di chi non ha risposte da dare a quanti chiedono informazioni su quando e come sarà possibile vaccinarsi – continuano i coordinatori -. Eppure
coinvolgere i medici di base sarebbe stata la cosa più semplice di questo mondo! Ciascun medico ha nel proprio database l’elenco completo degli assistiti, a partire dagli ultra ottantenni e dell’intero nucleo familiare. I medici di famiglia conoscono meglio di chiunque altro le condizioni dei loro assistiti, se possono muoversi di casa o se hanno bisogno della vaccinazione a domicilio. Possono svolgere azione di persuasione alla vaccinazione senza aspettare che si decidano a farla spontaneamente o che si affidino alle informazioni della rete.
Eppure proprio i medici di medicina generale sono stati protagonisti positivi in questo periodo di emergenza nella vaccinazione antinfluenzale. La Regione Puglia ha commesso a nostro avviso un grave errore prevedendo un sistema organizzativo che bypassa la medicina territoriale”.
Italia Viva Puglia coinvolgerà i rappresentanti nazionali di Italia Viva affinchè il nuovo governo dia un indirizzo ben preciso alle regioni perchè “ci sembra assurdo avere a disposizione questo patrimonio e non metterlo a frutto nella più grande vaccinazione di massa della storia”.
“Per la campagna vaccinale anti covid la regione Puglia ha inteso non avvalersi della collaborazione dei medici di famiglia. Ricordo a me stesso che i medici di famiglia hanno un’esperienza ultra decennale nelle campagne vaccinali anti influenzale. Potevamo essere uno dei pezzi da utilizzare in questa complessa campagna vaccinale”. Lo dichiara il medico ed ex presidente dell’Ordine di Foggia, Salvatore Onorati.
“Il personale scolastico, ad esempio, lo stesso a cui abbiamo somministrato, ad inizio anno scolastico, il test sierologico, poteva, essere vaccinato da noi utilizzando il vaccino facile da conservare, come facciamo per il vaccino antinfluenzale. Potevamo essere utili anche noi per facilitare, per tutti, la fuoriuscita da questo stramaledetto incubo. Potevamo essere utili, possiamo essere ancora utili se la dirigenza politica regionale dovesse fare resipiscenza e rivedere il provvedimento che ci esclude”.
Sulla questione è intervenuta anche Italia Viva Puglia. “Facciamo fatica a comprendere le ragioni che hanno spinto la nostra regione a non coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid-19”. “Leggiamo quotidianamente interventi pubblici dei
medici di famiglia e dei loro rappresentanti di categoria che si rivolgono ai propri pazienti con la frustrazione di chi non ha risposte da dare a quanti chiedono informazioni su quando e come sarà possibile vaccinarsi – continuano i coordinatori -. Eppure
coinvolgere i medici di base sarebbe stata la cosa più semplice di questo mondo! Ciascun medico ha nel proprio database l’elenco completo degli assistiti, a partire dagli ultra ottantenni e dell’intero nucleo familiare. I medici di famiglia conoscono meglio di chiunque altro le condizioni dei loro assistiti, se possono muoversi di casa o se hanno bisogno della vaccinazione a domicilio. Possono svolgere azione di persuasione alla vaccinazione senza aspettare che si decidano a farla spontaneamente o che si affidino alle informazioni della rete.
Eppure proprio i medici di medicina generale sono stati protagonisti positivi in questo periodo di emergenza nella vaccinazione antinfluenzale. La Regione Puglia ha commesso a nostro avviso un grave errore prevedendo un sistema organizzativo che bypassa la medicina territoriale”.
Italia Viva Puglia coinvolgerà i rappresentanti nazionali di Italia Viva affinchè il nuovo governo dia un indirizzo ben preciso alle regioni perchè “ci sembra assurdo avere a disposizione questo patrimonio e non metterlo a frutto nella più grande vaccinazione di massa della storia”.
“Per la campagna vaccinale anti covid la regione Puglia ha inteso non avvalersi della collaborazione dei medici di famiglia. Ricordo a me stesso che i medici di famiglia hanno un’esperienza ultra decennale nelle campagne vaccinali anti influenzale. Potevamo essere uno dei pezzi da utilizzare in questa complessa campagna vaccinale”. Lo dichiara il medico ed ex presidente dell’Ordine di Foggia, Salvatore Onorati.
“Il personale scolastico, ad esempio, lo stesso a cui abbiamo somministrato, ad inizio anno scolastico, il test sierologico, poteva, essere vaccinato da noi utilizzando il vaccino facile da conservare, come facciamo per il vaccino antinfluenzale. Potevamo essere utili anche noi per facilitare, per tutti, la fuoriuscita da questo stramaledetto incubo. Potevamo essere utili, possiamo essere ancora utili se la dirigenza politica regionale dovesse fare resipiscenza e rivedere il provvedimento che ci esclude”.
Sulla questione è intervenuta anche Italia Viva Puglia. “Facciamo fatica a comprendere le ragioni che hanno spinto la nostra regione a non coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid-19”. “Leggiamo quotidianamente interventi pubblici dei
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coinvolgere i medici di base sarebbe stata la cosa più semplice di questo mondo! Ciascun medico ha nel proprio database l’elenco completo degli assistiti, a partire dagli ultra ottantenni e dell’intero nucleo familiare. I medici di famiglia conoscono meglio di chiunque altro le condizioni dei loro assistiti, se possono muoversi di casa o se hanno bisogno della vaccinazione a domicilio. Possono svolgere azione di persuasione alla vaccinazione senza aspettare che si decidano a farla spontaneamente o che si affidino alle informazioni della rete.
Eppure proprio i medici di medicina generale sono stati protagonisti positivi in questo periodo di emergenza nella vaccinazione antinfluenzale. La Regione Puglia ha commesso a nostro avviso un grave errore prevedendo un sistema organizzativo che bypassa la medicina territoriale”.
Italia Viva Puglia coinvolgerà i rappresentanti nazionali di Italia Viva affinchè il nuovo governo dia un indirizzo ben preciso alle regioni perchè “ci sembra assurdo avere a disposizione questo patrimonio e non metterlo a frutto nella più grande vaccinazione di massa della storia”.
“Per la campagna vaccinale anti covid la regione Puglia ha inteso non avvalersi della collaborazione dei medici di famiglia. Ricordo a me stesso che i medici di famiglia hanno un’esperienza ultra decennale nelle campagne vaccinali anti influenzale. Potevamo essere uno dei pezzi da utilizzare in questa complessa campagna vaccinale”. Lo dichiara il medico ed ex presidente dell’Ordine di Foggia, Salvatore Onorati.
“Il personale scolastico, ad esempio, lo stesso a cui abbiamo somministrato, ad inizio anno scolastico, il test sierologico, poteva, essere vaccinato da noi utilizzando il vaccino facile da conservare, come facciamo per il vaccino antinfluenzale. Potevamo essere utili anche noi per facilitare, per tutti, la fuoriuscita da questo stramaledetto incubo. Potevamo essere utili, possiamo essere ancora utili se la dirigenza politica regionale dovesse fare resipiscenza e rivedere il provvedimento che ci esclude”.
Sulla questione è intervenuta anche Italia Viva Puglia. “Facciamo fatica a comprendere le ragioni che hanno spinto la nostra regione a non coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid-19”. “Leggiamo quotidianamente interventi pubblici dei
medici di famiglia e dei loro rappresentanti di categoria che si rivolgono ai propri pazienti con la frustrazione di chi non ha risposte da dare a quanti chiedono informazioni su quando e come sarà possibile vaccinarsi – continuano i coordinatori -. Eppure
coinvolgere i medici di base sarebbe stata la cosa più semplice di questo mondo! Ciascun medico ha nel proprio database l’elenco completo degli assistiti, a partire dagli ultra ottantenni e dell’intero nucleo familiare. I medici di famiglia conoscono meglio di chiunque altro le condizioni dei loro assistiti, se possono muoversi di casa o se hanno bisogno della vaccinazione a domicilio. Possono svolgere azione di persuasione alla vaccinazione senza aspettare che si decidano a farla spontaneamente o che si affidino alle informazioni della rete.
Eppure proprio i medici di medicina generale sono stati protagonisti positivi in questo periodo di emergenza nella vaccinazione antinfluenzale. La Regione Puglia ha commesso a nostro avviso un grave errore prevedendo un sistema organizzativo che bypassa la medicina territoriale”.
Italia Viva Puglia coinvolgerà i rappresentanti nazionali di Italia Viva affinchè il nuovo governo dia un indirizzo ben preciso alle regioni perchè “ci sembra assurdo avere a disposizione questo patrimonio e non metterlo a frutto nella più grande vaccinazione di massa della storia”.