L’intenso flusso perturbato atlantico che sta interessando il Paese continuerà anche oggi a causare precipitazioni sparse, specie al centro-sud, con venti forti su tutta la Penisola, in special modo a ridosso delle aree appenniniche. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse.
Sulla base dei fenomeni meteo-idro previsti e in atto è stata valutata per oggi, allerta gialla in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Basilicata e Puglia.
L’avviso prevede ancora venti, da forti a burrasca con raffiche fino a burrasca forte, dai quadranti occidentali sui rilievi dell’Emilia-Romagna e su Marche, Toscana, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria. Mareggiate lungo le coste esposte.
Da venerdì Burian porta il gelo siberiano
Il tempo sull’Italia continua a mantenersi piuttosto instabile a causa del continuo afflusso di perturbazioni atlantiche. La settimana appena iniziata sarà quella decisiva dell’inverno: prima le piogge che colpiranno il Paese fino a mercoledì, e poi l’arrivo di una poderosa irruzione di venti siberiani.
Il team del sito ilMeteo.it comunica che una serie di perturbazioni interesserà l’Italia fino a mercoledì. Inizialmente saranno maggiormente colpite le regioni tirreniche centrali e meridionali con rovesci localmente intensi e temporali, poi si aggiungerà anche il Nord. La giornata più perturbata sarà proprio quella di mercoledì 10 quando le precipitazioni saranno diffuse su molte regioni e potranno assumere carattere di nubifragio su Liguria di levante, Toscana settentrionale, Lazio (specie meridionale), Campania e Calabria.
La perturbazione sarà alimentata da aria più fresca in quota e sospinta da intensi venti di Libeccio e Scirocco che potranno soffiare con raffiche fino a 80-100 km/h. In questo contesto la neve cadrà copiosa sulle Alpi sopra i 1000-1100 metri, sugli Appennini dai 1300 metri.
Successivamente avverrà un cambio radicale delle condizioni meteo. Da venerdì 12 e soprattutto dalla giornata di San Valentino una poderosa irruzione di aria gelida direttamente dalle steppe russe/siberiane piomberà sull’Italia. Gli eventi conseguenti si tradurranno in un repentino crollo delle temperature (anche di 10 gradi in pochissimo tempo) e la formazione di un ciclone sul Mar Tirreno che provocherà nevicate fin su coste e pianure del Centro-Sud.
Inizierà così il periodo più freddo dell’inverno 2021.
Nel dettaglio, lunedì 8. Al nord: instabile sui settori alpini del Triveneto, asciutto altrove. Al centro: a tratti piovoso sugli Appennini, in serata nuovo peggioramento su Sardegna e Tirreniche. Al sud: piovaschi alternati a schiarite, ma peggiorerà fortemente in tarda serata. Martedì 9. Al nord: piovaschi al Nordest, più sole altrove. Al centro: maltempo su Toscana, Umbria e Lazio. Al sud: maltempo su Campania e Calabria tirrenica. Mercoledì 10. Al nord: maltempo, forte in Liguria, neve a 1000m. Al centro: maltempo via via più intenso su Sardegna, Toscana, Umbria, Lazio e Appennini. Neve a 1200/1300m. al Sud: in serata peggiora fortemente sulla Campania. Da giovedì 11 graduale ingresso di venti siberiani, poi gelo su tutta Italia e neve.